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Latina, il Pd punta al Piano Strategico di Sviluppo Provinciale

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Nei giorni sorsi si è tenuta una riunione provinciale promossa dal PD di Latina con la partecipazione di sindacati ed associazioni di categoria. Il tema è il Piano Strategico di Sviluppo Provinciale. “Il PD – spiega il segretario provinciale Claudio Moscardelli – ha iniziato un percorso di confronto con i territori e con i corpi intermedi perchè la Provincia possa dotarsi di uno strumento di scelte strategiche per la crescita del nostro territorio, aperto al contributo dei vari attori economici e sociali, flessibile ed aperto ad innovazioni e cambiamenti. L’incontro è stato un primo momento di confronto sulla base di indicazioni del PD per alcuni obiettivi strategici e per alcuni progetti di sviluppo. Seguiranno assemblee comprensoriali e altri incontri di carattere provinciale a cui sarà invitato anche il Presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo insieme con il nostro Presidente Carlo Medici, per programmare uno sviluppo di area vasta del Lazio sud. Il PD ha proposto di discutere su un’ipotesi di Piano Strategico fondato su quattro pilastri: 1) Istituzionale – cooperazione ed integrazione del Lazio sud; 2) Infrastrutture, mobilità, logistica e Polo di ricerca e sviluppo; 3) Ambiente, Economia del Mare ed Agricoltura; 4) Cultura-Turismo.

Illustriamo i primi due pilastri del Piano Strategico

1) Lo sviluppo della nostra provincia deve essere pensato in un’ottica più ampia quale quella del Lazio sud, un’area vasta di oltre un milione di abitanti, con oltre 100 mila imprese, un sistema industriale forte che ha le punte di diamante nel primo polo chimico farmaceutico di Italia e nella Fiat di Cassino. Occorre promuovere un governo coordinato per lo sviluppo delle province limitrofe del Lazio, incentivare con leggi regionali progetti di infrastrutture e di servizi a carattere interprovinciale con corsia preferenziale di finanziamento nel bilancio regionale, per creare un sistema regionale policentrico, in grado di favorire lo sviluppo dei territori, in particolare quelli fuori dalla città metropolitana privi di di istituzioni adeguate per lo sviluppo. Occorre contrastare le continue pulsioni di accentramento su Roma, inefficienti e a danno dei territori, dimagrire le regioni e rafforzare le province – da eleggere direttamente e con più poteri e risorse da trasferire dalle Regioni – e i comuni, per rilanciare dal basso la nostra democrazia.

2) Dal nord al sud della provincia occorre recuperare il ritardo di infrastrutture per la mobilità di cittadini ed imprese e per la logistica. Quest’ultima, su ferro e su gomma, è fondamentale per intercettare i flussi di commercio del Mediterraneo, nuovamente al centro del commercio mondiale (L’Europa è il mercato più ricco del mondo e l’Africa è il continente del futuro) con il canale di Suez ampliato che ha un volume di affari quattro volte il Canale di Panama e che è destinato a crescere con la nuova via della Seta. Al centro nord della provincia è strategica ed irrinunciabile l’Autostrada Roma – Latina e la Bretella Campoverde-Cisterna-Valmontone che ci aggancia al corridoio europeo dell’Autostrada A1(unica gara in tre lotti compreso Spinaceto Fiumicino). La Regione deve farsi trovare pronta per far ripartire la gara d’appalto solo parzialmente annullata dal Consiglio di Stato non appena quest’ultimo si sia pronunciato entro i prossimi 45 giorni. Lo snodo di Campoverde con la Bretella per Valmontone è naturalmente attrattivo anche per Roma sud per un polo di servizi di logistica. La realizzazione dell’infrastruttura prevede a Latina la tangenziale nord-est e il collegamento con l’intermodale di Latina Scalo. Al sud della Provincia occorre puntare sul Porto di Gaeta, per il suo sviluppo con merci pulite, croceristica e per l’inserimento nelle autostrade del mare. La pedemontana leggera di Formia e un collegamento veloce all’autostrada A1 con un ampliamento della sede stradale Formia -Cassino, insieme al completamento della linea ferroviaria Gaeta – Minturno, con il naturale sviluppo di un forte Polo di servizi logistici rilancerebbero tutto il sistema industriale del sud della provincia. Il Porto connesso alle infrastrutture, l’aggancio veloce all’A1 a Cassino e il polo per la logistica darebbero un impulso formidabile allo sviluppo dell’area industriale del sud della provincia. Per il comprensorio Terracina-Fondi occorre valutare l’impatto, la sostenibilità e la fattibilità di infrastrutture di collegamento. Le vecchie idee progettuali dell’Appia Bis e del traforo su Itri per collegarsi a Formia o della Fondi-Ceprano vanno valutate e confrontate con il territorio e con soluzioni innovative e sostenibili, senza posizioni estremizzate pro o contro. MOF di Fondi e tutto il comprensorio centro debbono poter ambire allo sviluppo. La Formia- Cassino apre in tema del collegamento trasversale per l’integrazione del Lazio sud. Al centro la strada Monti Lepini deve essere collegata da Sezze Scalo a Latina e a Terracina le risorse regionali a disposizione del Comune servono per la messa in sicurezza del Monte Cucca premessa per ogni infrastruttura per mobilità su gomma e su ferro (Terracina- Priverno e linea ferroviaria Terracina-Fossanova). Da Prossedi a Frosinone la strada esistente può essere messa in sicurezza e resa più velocemente percorribile, sia per il collegamento con Frosinone che con l’Autostrada A1. Proporremo alla Regione di finanziare un progetto per un’infrastruttura che risponda a queste priorità (collegamento centrosud e collegamento trasversale). Senza progetti non si può realizzare nulla.

Sulla portualita’ oltre Gaeta, occorre far ripartire Rio Martino e collegarlo con le isole pontine. Tutte le altre opportunità da Foce Verde a Formia vanno confrontate con la sostenibilità ambientale (erosione coste ) e con le opportunità di incremento del settore nautico (tema trattato nel terzo pilastro).

La ricerca e lo sviluppo sono fondamentali per sostenere l’innovazione e la competitività del nostro sistema produttivo. I poli di ricerca e sviluppo sono formidabili motori di sviluppo. La Lombardia che è una delle regioni più ricche al mondo con le prime due province più industrializzate d’Europa ( Brescia e Bergamo) ha centri di ricerca all’avanguardia che producono innovazione dei processi produttivi e dei prodotti. Con la Provincia di Latina portiamo avanti il Polo di ricerca e sviluppo alla ex Rossi sud in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma: sarà centro di propulsore di innovazione, alta formazione e sostegno all’esportazione. (seguirà nota sugli altri due pilastri del piano strategico)”.

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