Si celebra anche ad Aprilia domani il giorno della Liberazione. Come ogni anno torna alla ribalta la vicenda legata al cippo di Campoverde: da tempo ogni 25 aprile ad un raduno fascista si contrappone una manifestazione dell’Anpi per ricordare i valori della Liberazione. Quest’anno però l’Anpi di Aprilia ha annunciato che non sarà a Campoverde: “Chi interpreta come una resa la nostra rinuncia quest’anno a contrastare fisicamente i fascisti che il 25 di aprile commemorano i morti repubblichini al Cippo di Campoverde si sbaglia. – Spiega il circolo Vittorio Arrigoni – Non abbiamo rinunciato affatto al nostro dovere di difendere le Istituzioni e la Costituzione che gli italiani una volta per tutte 70 anni fa (il 22 Dicembre 1947) democraticamente, attraverso il Parlamento, hanno scelto: L’Italia deve essere repubblicana e antifascista. Anzi vogliamo andare fino in fondo a questa storia indecorosa, a questa incredibile resa (questa sì) delle Istituzioni repubblicane centrali (due interrogazioni parlamentari) e periferiche, a questo muro di gomma costruito con la logica aberrante della libertà di pensiero tra fascisti e antifascisti, dei morti tutti uguali come se la morte potesse veramente spegnere e annullare le scelte di vita, come se non ci fossero differenze tra civiltà e barbarie. Non ci fermeremo.
Siamo impegnati come ANPI a pretendere un impegno sempre più fattivo e concreto nel contrasto contro il fascismo vecchio e nuovo e le forme che esso assume in Italia e in Europa. Con gli strumenti di cui dispongono le Istituzioni. Lo facciamo nella consapevolezza che siamo in presenza di un vero pericolo per la Democrazia e la convivenza tra i popoli. Ecco perchè vogliamo spiegazioni. Le domande sono nella lettera che abbiamo inviato ancora una vola al Prefetto e al Sindaco, le autorità dello Stato competenti per territorio”.