La nota dell’Amministrazione comunale di Aprilia in merito al depuratore di via Del Campo
L’opera di potenziamento del Depuratore di via del Campo, avviata nel Luglio 2013 e finanziata in parte dalla Regione Lazio e in parte da Acqualatina SpA, è stata fin da subito caratterizzata da vicende assai travagliate sotto il profilo tecnico e finanziario.
Rilevante nella storia dell’opera la costante difficoltà da parte dei soggetti finanziatori a corrispondere tempestivamente le proprie quote economiche, al punto che frequentemente il Comune di Aprilia, proprio per evitare rallentamenti o sospensioni dell’attività, ha voluto anticipare le somme relative ai singoli pagamenti all’impresa appaltatrice.
Nonostante gli enormi sforzi economici prodotti dal Comune, che hanno portato al pagamento di oltre l’85% delle somme maturate, l’impresa appaltatrice (COGEI) ha ripetutamente rifiutato la ripresa dei lavori, pur consapevole che tale atteggiamento avrebbe potuto produrre disservizi nel funzionamento del depuratore. Per evitare questa possibilità (e i conseguenti disagi per i cittadini), è stata avviata la risoluzione contrattuale.
In questo contesto, in accordo con ATO 4 e Provincia di Latina, vista la necessità di garantire la tempestività e l’efficacia dei lavori di completamento, è parso a tutti auspicabile un impegno diretto di Acqualatina, soggetto co-finanziatore dell’opera, in grado di garantire da subito l’impegno economico di circa 2 milioni di euro necessario a terminare l’opera.
La rapida riattivazione del ciclo depurativo minimo, con l’affidamento delle le opere ad Acqualatina, va riferito pertanto esclusivamente alle circostanze eccezionali venutesi a creare a seguito della risoluzione del contratto con la COGEI, e va inquadrata nella doverosa e responsabile attività di tutela dell’ambiente e della salute cui deve attendere un Sindaco.
Le ricostruzioni, lette in questi giorni sulle testate locali, che vedono nell’ordinanza un implicito passo indietro sulla battaglia che proprio questa Amministrazione ha intrapreso sull’acqua pubblica sono assolutamente prive di fondamento.