Con l’incendio del TMB Salario, una parte importante dei rifiuti romani verrà portata ad Aprilia, presso la Rida Ambiente.
“Noi diciamo: NO. – scrive Aprilia Possibile – Aprilia e i suoi cittadini non meritano tutto questo.
Il nostro è un territorio già segnato da discariche abusive mai bonificate, fossi inquinati, aziende a rischio Seveso e Turbogas.
Non possiamo diventare la pattumiera della Capitale.
Di questa situazione i maggiori responsabili sono la Regione Lazio e la stessa Amministrazione.
Il Presidente della Regione Lazio, appena rieletto, in quasi 6 anni non ha mai provveduto a mettere in atto un piano regionale dei rifiuti, mantenendo di fatto una situazione di costante emergenza.
Possibile decise con coraggio – al contrario di parte dell’attuale Amministrazione – di non sostenere la candidatura di Zingaretti alla guida della Regione Lazio: oggi i fatti ci stanno dando ragione.
Le liste civiche, tuttora in maggioranza e che da anni amministrano Aprilia, concessero invece alla Rida Ambiente quegli ampliamenti – promossi anche dalla Regione Lazio – che di fatto gli consentono oggi di avere la capienza necessaria a ricevere anche i rifiuti romani.
Le barricate promesse dall’Amministrazione per bocca del Sindaco Terra e dall’Assessore all’Ambiente Michela Biolcati Rinaldi sono durate due giorni, il tempo di incontrare l’Assessore regionale all’Ambiente Valeriani e trovare un accordo: i rifiuti arriveranno.
Noi continuiamo a dire: NO ai rifiuti romani.
Inoltre diciamo NO al rinnovo dell’autorizzazione dell’impianto RIDA di Via Valcamonica, in scadenza a fine 2020.
Chiediamo il sostegno di tutti i cittadini in questa battaglia.
Non dobbiamo arrenderci, dobbiamo continuare a lottare per il nostro territorio, per la nostra Città, per il nostro futuro”.