Dal 2016 ad oggi la sinistra di classe in Italia non ha fatto significativi passi in avanti per uscire da una condizione di marginalità politica e sociale in cui è stata schiacciata dopo lo scoppio della crisi del 2008. Dobbiamo combattere una battaglia politica e sociale contro due nemici, entrambi pericolosi ed ancor più pericolosi perché in parziale conflitto tra di loro presentandosi agli occhi delle masse come le due uniche varianti su cui scegliere: da una parte le forze borghesi che hanno gestito le politiche del capitale in tutti questi anni producendo una vera e propria catastrofe sociale, dall’altra le pericolosissime forze della destra che si propongono di gestire ulteriori involuzioni, comprese quelle strettamente democratiche e di agibilità della classe lavoratrice.
L’affermazione elettorale delle destre dopo il 4 marzo e poi la nascita del governo di coalizione tra la Lega e il M5S segnalano un approfondimento della crisi in Italia, sia dal punto di vista delle garanzie democratiche che dal punto di vista dei rapporti sociali. Il governo Conte, nato sulla base di un “contratto” tra le due formazioni politiche che già smentisce una serie di promesse fatte in campagna elettorale alle classi popolari (abrogazione della legge Fornero, del Jobs Act, della Buona scuola ecc.), si sta caratterizzando per ulteriori attacchi alle lavoratrici e ai lavoratori, per una politica securitaria di repressione dei movimenti sociali, per un attacco senza precedenti ai migranti, reso possibile anche dal quadro normativo costruito dai governi del PD con i decreti Minniti-Orlando. Questo governo ha un chiaro segno di classe e prosegue con altri mezzi e altri toni la guerra contro la classe lavoratrice. È necessario quindi che la classe lavoratrice risponda in modo unito e compatto, rifiutando le divisioni create ad arte tra italiani e migranti, stabili e precari, occupati e disoccupati. Serve il ritorno al protagonismo di ciascuno e ciascuna di noi per difendere i nostri diritti e riconquistare ciò che abbiamo perso in questi anni, per impedire lo sfondamento della barbarie razzista, del qualunquismo, del maschilismo e dello sciovinismo nazionalista propugnati dalle forze di governo.
Sinistra Anticapitalista parteciperà nella prossima fase politica a tutte le iniziative messe in campo in questo senso, consapevoli che non è questo il tempo per dividere le forze della classe, ma per unirsi in una resistenza efficace contro il governo delle destre.
Con la presente, invitiamo al congresso locale di Sinistra Anticapitalista Aprilia che si svolgerà domenica 20 gennaio 2019 dalle ore 09.30, presso i locali di via della Margherite 176, per continuare un confronto plurale e democratico che riteniamo indispensabile, in particolare in questa fase di regressione politica e sociale.
Ordine dei lavori:
– ore 09:30 Presentazione del congresso e dell’ordine del giorno dei lavori con elezione presidenza congressuale per lo svolgimento del congresso;
– ore 10:00 Presentazione del documento nazionale dal titolo: “Il pane e le rose, il tempo e il salario. Riprendiamoci tutto!”;
– ore 10.45 Pausa caffè
– ore 11:00 Dibattito sul documento nazionale e sulle questioni politiche locali e eventuali interventi esterni;
– 12.00 Conclusioni
– 12.30 Votazione
– 13.00 Scrutinio
– 13.30 Fine dei lavori