Operazione “Commodo” contro il caporalato: il Comune di Latina si costituirà parte civile in un eventuale processo. L’Amministrazione del sindaco Coletta ha formalmente comunicato le proprie intenzioni alla Procura di Latina. “Se l’inchiesta sul caporalato dovesse approdare in un’aula di tribunale – ha annunciato l’Ente – ci costituiremo parte civile. Questa Amministrazione – si legge nella nota – non ha alcuna intenzione di voltare lo sguardo dall’altro lato di fronte alla piaga del caporalato”.
Attraverso il vice sindaco e assessore alla Legalità, Paola Briganti, ieri è stato comunicato alla Procura della Repubblica di Latina la propria intenzione di “costituirsi parte civile nel procedimento che dovesse essere avviato nei confronti degli indagati” nell’ambito dell’inchiesta “Commodo”.
Il Comune ha chiesto dunque di essere “notiziato dell’esercizio dell’azione penale” da parte della Procura per consentire la costituzione nei termini di legge. Una segnale evidente, anche se ci troviamo ancora in una fase di indagine, che questa Amministrazione non ha alcuna intenzione di voltare lo sguardo dall’altro lato di fronte alla piaga del caporalato.