“Le tecnologie no-dig. L’esperienza di Cisterna di Latina”, questo il tema del convegno che si terrà giovedì 14 febbraio alle 10 presso l’aula consiliare del Comune pontino. L’iniziativa sarà aperta solo agli addetti ai lavori e ai giornalisti. Quello di Cisterna rappresenta un caso di studio a livello nazionale per le tecnologie innovative utilizzate dal gestore. Per i geometri e gli ingegneri, la presenza al convegno assicurerà i crediti per la formazione professionale.
La giornata sarà incentrata sulle tecnologie “no-dig” che consentono l’installazione di una nuova condotta senza la necessità di effettuare scavi a cielo aperto, a favore di una riduzione dei tempi di intervento e, conseguentemente, dei costi sostenuti per la realizzazione delle opere. Il ridotto materiale di scarto, derivante dalle opere, inoltre, garantisce la massima tutela ambientale.
Le tecnologie “no-dig” sono state già utilizzate da Acqualatina in varie occasioni, come l’Hoselining per l’ammodernamento della condotta che dalla centrale Sardellane arriva sino a Priverno, e il Pipecare per il risanamento delle condotte di Formia.
Esperienza di Cisterna di Latina
Attualmente, tali tecnologie sono utilizzate anche per i lavori in corso di risanamento e ampliamento della rete fognaria nei quartieri C8 e C9 di Cisterna di Latina. Questi lavori permetteranno di convogliare e consegnare all’impianto di depurazione di Cerciabella le acque di scarico private attualmente riversate sui singoli terreni.
Nell’àmbito di tali interventi, Acqualatina è all’opera anche per ammodernare la rete idrica di Via Marconi.