AGGIORNAMENTO: Avverse condizioni meteo, l’elicottero per le ricerche di Daniele e Tom è costretto a rientrare alla base. Una mattinata davvero difficile per le operazioni di salvataggio in Pakistan sul Nanga Parbat, dove risultano dispersi i due alpinisti. A bordo del mezzo c’erano tre alpinisti esperti che avrebbero perlustrato lo Sperone Mummery in cerca di Daniele e Tom. Ora l’elicottero è tornato a Skardu in attesa che le condizioni meteo migliorino per poi poter sorvolare lo sperone.
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Si tiene alta l’attenzione sulle ricerche dell’alpinista pontino Daniele Nardi e del compagno di scalata l’inglese Tom Ballard dispersi da domenica a quota sei mila metri. L’Ambasciatore Stefano Pontecorvo da Islamabad, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dall’aereonautica militare pakistana, ha confermato questa mattina che l’elicottero con a bordo Ali Sadpara e due alpinisti pakistani è decollato da Skardu per il Nanga Parbat. Lo conferma lo staff di Daniele Nardi che aggiunge: “Questa decisione è stata presa in accordo con l’organizzazione dei soccorsi e per approfittare delle rimanenti ore di tempo stabile e buona visibilità, che le previsioni danno in deterioramento. – Si procederà a una ricognizione visiva sulla parete e se necessario e sicuro a un intervento da terra”.
E su quanto sta accadendo in Pakistan e sulle ricerche dell’alpinista pontino Daniele Nardi e del compagno Tom Ballard, è intervenuto su Latina Oggi Reinhold Messner, il grande alpinista e scrittore italiano che proprio durante la scalata del Nanga Parbat nel 1970 perse il fratello in una valanga. “Sono passati tre giorni – commenta Messner – possono sembrare un’eternità, soprattutto per i familiari, ma non è il caso di arrivare a conclusioni affrettate. Daniele e Tom sono dei grandi alpinisti, dobbiamo aspettare e sperare”.