E’ un avvocato del sudpontino, figlio di un’ anziana donna ricoverata nel Reparto di Ortopedia dell’ Ospedale “Dono Svizzero”, a dare notizia di un riuscito intervento di alta chirurgia ortopedica effettuato presso il nosocomio formiano.
La paziente era stata ricoverata nel reparto di Ortopedia per una complicatissima frattura pluriframmentata dell’ omero, a livello della spalla.
Secondo l’ avvocato “per tale lesione trovava indicazione l’ intervento di sostituzione dell’ articolazione della spalla con una protesi la cui caratteristica è quella di invertire la posizione dei capi articolari della scapola e della testa dell’ omero”. Nel corso dell’ intervento quindi, si è proceduto a sostituire l’ articolazione della spalla con la cosiddetta “Protesi inversa”.
L’ intervento, per la complessità di esecuzione, che non è scevra di rischi, richiede competenza, preparazione e minuziosa programmazione nel lavoro di squadra.
“Dopo aver chiarito con gli ortopedici gli aspetti tecnici, le difficoltà ad essi connessi, le aspettative di recupero funzionale, non ho avuto alcun dubbio ad affidare mia madre alle mani dell’ equipe ortopedica guidata dal dotti. Benedetto Di Giorgio – spiega il figlio della donna – La fiducia non è venuta meno dal momento stesso in cui ci è stata proposta la tipologia dell’ intervento, in quanto, nei giorni successivi al ricovero di mia madre avevo potuto constatare la professionalità, la dedizione e l’ abnegazione al lavoro dei professionisti medici ed infermieri del Reparto. Basti pensare che con soli tre medici in servizio, non è mai mancata e non manca la loro presenza in reparto, in qualsiasi ora del giorno, con alternanza di turni ed orari di lavoro che vanno ben oltre le ore di servizio da rendere all’ ospedale. E parlando con il Primario Dott. Di Giorgio che ha eseguito l’operazione credo di aver capito che si tratta del primo intervento del genere ad essere stato praticato nelle strutture pubbliche della ASL di Latina”. E sicuramente dunque si è trattato di un evento di rilievo per il comprensorio e per il nosocomio formiano
Le ultime parole sono poi relative ai ringraziamenti. “Ringrazio la Direzione Generale della ASL che, con le sue scelte, le sue direttive e decisioni ha consentito e consente ai medici ortopedici di poter esprimere tutta la loro professionalità e e di poter trattare i pazienti nel loro territorio evitando così i cosiddetti ‘viaggi della speranza’. – ha concluso l’ avvocato –La mia gratitudine va a tutta l’equipe medica ortopedica, all’ equipe medica anestesiologica, all’ equipe infermieristica di Reparto e di Sala Operatoria, di Radiologia che con la loro competenza e lavoro di squadra , procedendo con un un intervento all’ avanguardia e di non facile soluzione, si sono magistralmente adoperati per risolvere le problematiche di mia madre.”