Un arresto e una denuncia, questo il risultato di un’operazione condotta dalla polizia nel sud pontino a Fondi. Il Tribunale di Latina ha disposto l’arresto per un 20enne albanese e una denuncia nei confronto di un 17enne, suo connazionale per sequestro di persona a scopo di rapina ed estorsione. Vittima dei due un 30enne di Fondi che sarebbe stato sequestrato in un appartamento per ore, minacciato di morte, picchiato e poi rapinato del portafogli. Grazie agli accertamenti della polizia si è arrivati a scoprire ogni cosa.
La Polizia di Stato – Questura di Latina al termine di delicate e articolate investigazioni, ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un maggiorenne e contestualmente ha deferito in stato di libertà un minorenne, resisi responsabili, in concorso tra di loro, dei reati di SEQUESTRO di PERSONA con finalità di RAPINA AGGRAVATA e con uso di ARMA da TAGLIO – ESTORSIONE – LESIONI AGGRAVATE.
Le indagini, esperite dal personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato PS di FONDI, hanno avuto inizio a far data dall’ottobre 2018 allorquando il personale investigativo veniva contattato da un giovane di Fondi identificabile in M.F. di anni 30 circa il quale raccontava agli operatori di essere stato vittima di un sequestro di persona a scopo di rapina, ad opera di due giovani di nazionalità albanese, di cui uno minorenne, a lui ben conosciuti che, dopo averlo fatto salire con l’inganno sulla stessa auto della vittima, lo obbligavano sotto la minaccia di un coltello a serramanico, a consegnargli il portafogli, il telefono cellulare e le chiavi dell’auto alla cui guida si poneva uno dei due pericolosissimi cittadini rapinatori che si dirigeva in zona mare ove il giovane sventurato veniva picchiato.
Dopo questa prima fase di violenza la vittima, dolorante e sottomessa, veniva trasportata con la forza presso uno sportello di una banca locale ove veniva costretta, sempre sotto la costante minaccia dell’arma da taglio a rivelare il codice pin del proprio bancomat che veniva utilizzato da uno dei rapinatori per effettuare un prelievo di contanti e subito dopo la vettura si dirigeva in zona periferica ove il giovane sventurato veniva nuovamente aggredito fisicamente con calci e pugni tanto che al termine della disavventura era costretto anche a rivolgersi ai sanitari del locale pronto soccorso.
L’incubo per il giovane fondano aveva termine solo quando i suoi aguzzini, stanchi delle loro azioni violente decidevano di far ritorno in Fondi, non prima di aver prelevato il portafogli ed il cellulare del giovane malcapitato e lasciato la vittima in preda al terrore per eventuali ulteriori ritorsioni.
Una attenta e minuziosa raccolta degli elementi probatori hanno permesso agli investigatori di accertare la veridicità delle dichiarazioni rese dalla parte lesa e, soprattutto, hanno permesso alla competente A.G. di emettere l’ordinanza custodiale nei confronti di uno dei due rapinatori, il maggiorenne T.I. nato in Albania di anni 20, mentre per T.A. in virtù della sua giovane età, si è solamente proceduto in stato di libertà alla Procura per i Minorenni.
Il T.I. dopo le formalità di rito è stato associato presso la Casa Circondariale di Latina per ivi permanervi a disposizione della competente A.G..