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“Anzio non dimentica”: oggi il ricordo del subacqueo Giuseppe Pasquarelli.

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“Anzio non dimentica”: oggi il ricordo del subacqueo Giuseppe Pasquarelli, Presidente dell’Associazione “Culturale Zeus Faber”. Questa mattina alle 11.30, presso il Museo Civico Archeologico, verranno ricordati anche gli importanti ritrovamenti nel mare di Anzio. Saranno presenti il Sindaco, Candido De Angelis, e l’Assessore alla Cultura, Laura Nolfi.

Oggi, giovedì 9 maggio, è la ricorrenza della morte di Giuseppe Pasquarelli  deceduto il 9 Maggio 2005, a soli 45 anni. Insieme con un gruppo nutrito di esperti e di tecnici, nell’estate 1994, Pasquarelli prese parte ad un importante ritrovamento archeologico nel mare di Anzio. 

L’Amministrazione Comunale di Anzio per il tramite del Museo Civico Archeologico partendo da questa ricorrenza, intende rammentare un evento importante per la storia archeologica di Anzio e ricordare tutti gli uomini e le donne  che hanno partecipato allo straordinario evento e soprattutto far conoscere ai cittadini di Anzio:

1.       una stagione di scoperte

2.       riattivare un interesse per la scoperta e la ricerca subacquea

3.       pensare e progettare  un Museo sommerso di Anzio

Breve descrizione pubblicata del 1994 a cura di Piero Pruneti

–        ” …Eccezionali ritrovamenti avvenuti a bassa profondità e a pochi metri dalla spiaggia, presso Lido delle sirene, nelle acque di Anzio, la cittadina a 65 km da Roma,  che dette i natali a Caligola e a Nerone. Importanti sculture  e manufatti architettonici sono venuti alla luce, a opera dell’Associazione culturale ASSO con la collaborazione  della ‘Zeus Faber’ e sotto la direzione di Annalisa Zarattini (della Soprintendenza archeologica del Lazio) che seguito i lavori sott’acqua. Si tratta di una statua in marmo bigio venato senza testa, rappresentante un atleta o un guerriero, e di un torso virile di marmo bianco , entrambi ritenuti copie romane di età imperiale da originali greci del V sec. a.C. . Nella stessa area, che si estende fra villa di Mecenate a Tor Caldara e la villa di Nerone a Capo d’Anzio, sono state scoperte anche alcune semicolonne in marmo nero e due architravi con decorazioni ioniche e a rosetta. Mentre le ricerche proseguono, si ipotizza che i pezzi appartengano a una suntuosa villa romana, rimasta sommersa per l’arretramento della linea di costa”. Piero Pruneti, Archeologia Viva, pag. 72, 1994.

L’anno di ritrovamento: 1994 

Mese:  fine luglio, inizio agosto

 Sindaco del periodo: Giuseppe Tarisciotti

PRESERO PARTE, A VARIO TITOLO, ALL’IMPORTANTE RECUPERO:

Il Comandante e Armatore  del peschereccio ROSA PRIMA:  PASQUALE CASSIA e tutto il personale  imbarcato.

Annalisa Zarattini: archeologia subacquea della già Soprintendenza archeologica del Lazio – Responsabile della zona di Anzio

Franco Pusceddu: Dirigente del Comune di Anzio settore Archeologico

Francesco Pescatori, Comandante del Porto di Anzio

Luciano Cortese

Augusto Pigliacampi

Vittorio Cortese

Cristina Pollastrini

Daniela Santillo

Mario Mazzoli – Associazione cult. ASSO

Giuseppe Pasquarelli _ Presidente  Ass. cult.  Zeus Faber

Marco Pasquarelli – Ass. cult.  Zeus Faber

Siloni Stefano – Ass. cult.  Zeus Faber

Berti Marco – Ass. cult.  Zeus Faber

Tinarelli Alberto- Ass. cult.  Zeus Faber

Il lavoro e la professionalità di tante persone, inclusi i pescatori  e i comandanti dei Pescherecci di Anzio che contribuirono al recupero, è visibile all’interno delle sale espositive del Museo Civico Archeologico di Anzio, in quanto tutti i reperti recuperati furono restaurati, alloggiati ed esposti nelle varie sale.      

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