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24 scatti della fotografa Francesca Donadini in mostra a Priverno

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Sono 24 e di diverso formato gli scatti in bianco e nero  che Francesca Donadini, fotografa genovese, proporrà alla cittadinanza privernate dal 18 al 26 di maggio prossimi. Ospitata dal locale Gruppo Arte Libera, l’artista ligure, presenterà un suo lavoro sulla lavorazione dell’ardesia. Il titolo della mostra è appunto “Ardesia: pietra silenziosa”  e si tratta di un viaggio fotografico nella sua Liguria alla ricerca della preziosa pietra che si trova ancora nelle montagne di questa regione, ma anche le sue poliedriche applicazioni e gli artigiani che la lavorano.  La rassegna, proposta dalla giornalista e curatrice Loredana De Pace, verrà allestita presso i Portici Comunali in Piazza del Comune e verrà inaugurata alle ore 18.00 alla presenza del Sindaco Anna Maria Bilancia e dell’Assessore alla Cultura Sonia Quattrociocche. Insieme a Tiziana Pietrobono e Carlo Picone, rispettivamente presidente e vicepresidente del Gruppo Arte Libera ed insieme organizzatori della mostra, ci sarà la stessa Francesca Donadini  e, come si è detto, la curatrice Loredana De Pace.  

Francesca Donadini è nata nel 1968 e si è laureata in farmacia con lode e specializzata in farmacologia. Coltiva da sempre la passione per la fotografia e ha preso parte a numerosissimi concorsi fotografici, nazionali ed internazionali, nonché a svariati corsi e workshop sulle diverse tematiche della fotografia. Interprete e cultrice di questa arte, ha realizzato mostre, personali e collettive, in mezza Italia ed ora anche a Priverno. Le sue foto sono state pubblicate su riviste fotografiche, quali FOTO CULT, Fotografare, Fotografia Reflex e Fotografia Digitale Facile.  Francesca seleziona le immagini fotografiche di questo suo lavoro con il piglio di una professionista affermata, comprendendo non solo la materia e le sue diverse sfaccettature, ma anche le diverse fasi della sua lavorazione e dei suoi fautori, personaggi singolari difficilmente reperibili in altri siti. Le risultanze materiche dell’ardesia si combinano tra loro, in un caleidoscopio morfologico di rara bellezza.

Personaggi, materia, acqua, luce: questo il connubio fantasioso che si trasforma in un linguaggio molto personale, ma certamente efficace che trasmette emozioni a non finire. Pertanto, siamo di fronte ad un lavoro unico ed originale nella sua tematica e nella sua interpretazione, nonché nella sua proposizione, cosa che fa ben sperare nel gradimento degli appassionati e cultori privernati. Una ventata di cultura fotografica che fa bene allo spirito e alla mente.

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