Interrogatorio in carcere oggi per Fabio Trabacchin, il 36enne accusato di aver ucciso a martellate la moglie Elisa Ciotti al culmine di una lite avvenuta lunedì notte nella loro casa di Cisterna. Oggi l’uomo è stato ascoltato dal gip Giorgia Castriota, un’audizione durata quasi due ore durante la quale l’indagato ha cercato di ricostruire i fatti, facendo molta fatica. Trabacchin è molto provato e il suo stato psicologico è molto fragile. E’ accusato di omicidio volontario aggravato dal vincolo parentale. Secondo quanto si è appreso il 36enne avrebbe ammesso di aver ucciso la moglie, confermando quanto già dichiarato al pm Andrea D’Angeli e ai carabinieri lunedì durante un primo interrogatorio.
L’atteggiamento di Trabacchin – difeso dagli avvocati Luca Amedeo Melegari e Fabrizio Mercuri – è collaborativo. I suoi legali hanno nominato un consulente di parte, il medico legale Giuseppe Manciocchi per l’autopsia sul corpo di Elisa che è stata eseguito nel pomeriggio dalla dottoressa Liviero. Trabacchin avrebbe raccontato anche il motivo della lite: i due erano separati da un anno ormai, lei voleva che l’uomo passasse più tempo con la figlia, mentre lui non voleva che la moglie rimanesse sola. Rifiutando inoltre di far passare alla bimba del tempo con i familiari della donna. La ragazzina per ora è stata affidata ad alcuni parenti del padre. Verrà ascoltata appena possibile.