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Irruzione in Consiglio Comunale ad Aprilia: “Chiedo scusa, ma noi cittadini esasperati”

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“Chiedo scusa per quanto è accaduto, ma noi cittadini ormai siamo esasperati”. A parlare è Candeloro Cirillo, 64 anni, l’uomo che questa mattina  ha fatto irruzione in aula consiliare ad Aprilia inveendo contro il sindaco Antonio Terra e gli altri consiglieri che vuole spiegare i motivi del suo gesto. “Non avrei dovuto fare irruzione in Consiglio questo è vero – dice Cirillo – e non avrei dovuto dire quelle cose, ma ho avuto una brutta esperienza giudiziaria con mio padre finito sotto processo per un’omonimia e completamente innocente, è stato risarcito dopo la sua morte. Non volevo accadesse la stessa cosa anche a me. Mi sono sentito costretto a reagire così – sostiene il 64enne in pensione – sono esasperato da un’amministrazione che non fa il suo dovere, nessuno ci tutela e nulla funziona come dovrebbe. Sono 45 giorni che è arrivata la sentenza, io ho avuto un incidente stradale nel 2011 a causa della mancata manutenzione effettuata dal Comune di Aprilia sulle strade. Cadendo con lo scooter su del brecciolino sono stato anche sottoposto ad un lungo e delicato intervento chirurgico e ho subito un’accelerazione della spondilolistesi, patologia di cui soffro. Avevo già chiesto un colloquio con il sindaco 15 giorni fa, nessuno mi ha mai risposto. Questa mattina ho provato a parlare prima con l’avvocato comunale ma non mi è stato possibile, sono stato poi maltrattato da un’altra dipendente e mi sono arrabbiato. Ho diversi problemi di salute, dopo anni di lavoro, credo sia giusto riceve quanto mi spetta, cifra stabilita in una sentenza”.

“In questa città non funziona più nulla – dice Cirillo – siamo al collasso, ci sono problemi alla Asl, problemi alle poste, problemi in ogni ufficio comunale. In Comune ti trattano senza rispetto. Io pago le tasse, sono un cittadino modello e pretendo rispetto. Ripeto non vado fiero di quanto ho fatto stamattina e per questo chiedo scusa, ancora una volta, al sindaco e ai consiglieri. Ma noi cittadini siamo continuamente sotto pressione”.

In serata arriva la precisazione del sindaco: “Le mie segretarie mi hanno riferito di non aver mai ricevuto richieste di un incontro con me”. 

La famiglia intanto si è scusata anche con la consigliera Iacoangeli. 

 

 

 

 

 

 

 

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