“Festa del Pane Garibaldino di Carano”, domenica 7 luglio ad Aprilia, presso la Tenuta Ravizza Garibaldi a Carano. L’iniziativa è a cura dell’associazione “Radici di Carroceto” e dalla Contessa Costanza Ravizza Garibaldi. La giornata avrà inizio alle 10.30. Saranno presenti numerose associazioni del territorio.
“Sono convinta che nella storia di ogni città – scrive la Dottoressa Federica Calandro – ci siano eventi che segnano una svolta nel loro percorso di crescita e credo che la “Festa del Pane Garibaldino di Carano”, organizzata per domenica 7 luglio, con il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Aprilia e il supporto di Pro Loco, associazioni culturali, artisti e privati cittadini, rappresenti proprio uno di questi momenti per Aprilia.
L’iniziativa, dal sapore semplice, frugale, non solo ci rende presente e viva la carismatica figura di Menotti Garibaldi, uomo dal coraggio esemplare e silente, dalla personalità appassionata e laboriosa, amante della patria, della famiglia e della terra, che seppe trasformare questo territorio difficile e malsano in un borgo vivace e fertile, che produceva, tra le altre cose, grano e vino; un uomo che a pensarlo, immediatamente dopo le battaglie per l’unità d’Italia, in questa terra a solcare i campi, a edificare case e servizi per la collettività, ad amarla e viverla, affascina immensamente ed emoziona.
Al centro della giornata ci sarà, infatti, il forno da lui costruito, uno dei numerosi focolari destinati ai lavoratori nomadi da lui realizzati lungo la via consorziale che da Campomorto andava a Carano, collocato proprio di fronte alla porta della chiesetta di San Giuseppe. Il forno, in seguito al recente restauro voluto dalla famiglia Ravizza Garibaldi, si è arricchito sulla parete d’ingresso di una targa che riporta la celebre frase “Non di solo pane vive l’uomo”, come a voler far dialogare il forno con la chiesa, la dimensione terrena e quella divina dell’esistenza umana.
Ma questo evento è importante anche perché ci ricollega alle origini di tutti gli apriliani, origini contadine, forti e povere allo stesso tempo, avvezze alla fatica e alla ritualità di gesti sacri come quello di fare il pane, frutto del lavoro nei campi e grande, se non unico, protagonista della tavola. Famosa era all’epoca della Fondazione la festa del grano, con la mietitura e la raccolta delle messi.
Ma ancor più in generale, il gesto ormai desueto del fare il pane, e del farlo insieme, ci riconnette con qualcosa di ancor più profondo e indelebile, con il nostro passato familiare, e in particolare con le nostre nonne, che impastavano sullo spianatoio la farina di mattina presto, per poi sfornare pagnotte fragranti all’ora di pranzo. Vissuti divenuti ricordi, a cui la mia generazione resta attaccata con tutta la forza dell’amore.
Ringrazio personalmente, pertanto, gli organizzatori e le numerose collaborazioni (Amici del Cavallo “Anita Garibaldi”, Arcangelo Bollella e il suo mulino in pietra, Ass.ne AGPHA Onlus, Ass.ne Naz. Garibaldini, Fattoria Didattica Mardero, La Fucina di Cibele, Legione garibaldina del Matese, Quartiere Carano Garibaldi, Tenuta Calissoni-Bulgari, The Factory 1944, Ass.ne Lo Scrigno, Rosario Luca Salvaggio, Dino Massarenti, Creativaidea) che ci permetteranno, con un prezioso spirito di collaborazione, di rivivere questa magia e che arricchiranno questa splendida giornata, che credo avrà un lungo e felice seguito.
E, da cittadina apriliana, voglio ringraziare in modo speciale Costanza Ravizza Garibaldi, suo marito Fabio Buscaglione e i loro figli, che con la stessa ostinazione e la stessa passione di Menotti, hanno saputo in questi anni far risorgere in tutta la sua naturale e naturalistica bellezza la tenuta di famiglia, trasformandola in un luogo di cultura, di storia, di dialogo e di incontro, e valorizzando così in modo unico la nostra città”.