Ricadute ad Aprilia per l’emergenza rifiuti a Roma: i Meetup Grillini Aprilia ed i cittadini pentastellati parlano di “strategia regionale a vantaggio dei soliti noti”. “Oggi il sindaco Terra grida all’indignazione – scrivono – ma è tra i responsabili”. Al primo cittadino chiedono la stessa solerzia avuta nell’indignarsi ai rifiuti romani, nel produrre le ordinanze di sgombero dei capannoni pieni di rifiuti abbandonati, come nel caso di Cogea e Asea; – sottolineano i Meetup – chiediamo la stessa solerzia nel controllo e sequestro degli impianti che sversano materiale inquinato nei fossi di Aprilia; invochiamo – proseguoo – la stessa solerzia a chiedere la conclusione del procedimento su Colli del Sole, con l’invito a rendere pubblici tutti gli atti e gli affidamenti per la caratterizzazione delle discariche di rifiuti tossici abbandonati”. Al Sindaco Terra, al governatore del Lazio, Zingaretti, e all’’Assessore regionale Valeriani, l’invito a dimettersi, per non aver saputo programmare i flussi dei rifiuti.
“Stiamo assistendo in questi giorni – si legge nella nota stampa – ad un cumulo di ipocrisia sversata soprattutto da coloro che hanno contribuito a far diventare Aprilia un centro per lo smaltimento dei rifiuti dell’intera Regione Lazio. Ad oggi, infatti, nel nostro Comune abbiamo impianti dai quantitativi mostruosamente maggiori rispetto a quelli prodotti in provincia di Latina. L’amministrazione Terra è la prima responsabile di questa sproporzione: negli atti di giunta e di consiglio non sono MAI usciti documenti di programmazione che impedissero il proliferare di queste strutture, invasive quanto perniciose, legate al ciclo dei rifiuti.
Addirittura si legge in una nota del Sindaco Terra che l’amministrazione comunale abbia difficoltà a conferire l’umido, per una riduzione dell’impianto Acea ex Kyklos; troviamo assurdo che in una città che ospita impianti con autorizzazioni tali (DP lubrificanti, Self Garden, Acea, e una piccola quota anche RIDA) da trattare tutto l’umido prodotto dalla provincia di Latina, abbia egli stessa difficoltà ad allocare il proprio umido. Dobbiamo pensare che ai cittadini oltre a subire le puzze pure la beffa dell’aumento della TARI? Eppure, l’umido non è menzionato nei rifiuti Romani in arrivo in più.
Oggi il sindaco Terra grida all’indignazione, però mai lo si è sentito lamentare durante l’epoca Marino o Alemanno… Strano no?
Eppure, i documenti parlano chiaro: ad Aprilia i rifiuti di Roma sono sempre arrivati, da anni e anni prima che il Movimento 5stelle andasse al governo della capitale. Il 6 luglio scorso il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha emesso un’ordinanza che chiede agli impianti di trattamento di lavorare a pieno regime e al massimo delle autorizzazioni, rilasciate nei giorni festivi, per consentire lo smaltimento dei rifiuti, che sono alla base dell’attuale criticità nella Città di Roma.
La strumentalizzazione becera sui rifiuti è sulla pelle dei cittadini di tutto il Lazio, così come sul cancello sbagliato di Rida si ricava l’ordinanza-fake, di cui la Sindaca di Roma ha giustamente evidenziato l’inefficacia, perché scritta male. NESSUNO si è domandato perché debba uscire un’ordinanza per far lavorare agli impianti le quantità autorizzate e, per di più, riguardo ai rifiuti di Roma.
L’ordinanza, infatti, non va in deroga quanto ai volumi autorizzati ma interviene sulle quantità lavorate normalmente. Dopo l’incendio del salario, gli impianti di trattamento stanno andando in manutenzione, riducendo il quantitativo trattato, fatto questo, che sta avvenendo senza programmazione (di competenza regionale), creando il problema che è sotto gli occhi di tutti i romani. Nonostante la situazione di fatto, la Regione, in sostanza, non modifica la sua strategia e lascia tutto in mano al trattamento meccanico.
La lettura è semplice: l’ordinanza chiede un aumento in ingresso, ma non autorizza l’incremento in uscita del quantitativo di rifiuti. Inoltre la Pisana non ha più autorizzato impianti all’avanguardia, in assenza di un piano regionale a dar spazio per una filiera virtuosa che vada incontro alla raccolta differenziata.
All’intera compagine di maggioranza del sindaco Terra, sollecitiamo la stessa solerzia avuta nell’indignarsi ai rifiuti romani, nel produrre le ordinanze di sgombero dei capannoni pieni di rifiuti abbandonati, come nel caso di Cogea e Asea; chiediamo la stessa solerzia nel controllo e sequestro degli impianti che sversano materiale inquinato nei fossi di Aprilia; invochiamo la stessa solerzia a chiedere la conclusione del procedimento su Colli del Sole, con l’invito a rendere pubblici tutti gli atti e gli affidamenti (tentativo prodotto per la terza volta) per la caratterizzazione delle discariche di rifiuti tossici abbandonati.
La Raggi almeno porta i rifiuti al trattamento, non butta in una buca il tal quale creando il disastro ambientale che per anni è stato perpetrato a Malagrotta…
In tutto ciò, a pagarne siamo noi cittadini del Lazio e, per questo, chiediamo le dimissioni del Sindaco Terra, di Zingaretti insieme all’Assessore Valeriani, per non aver saputo programmare i flussi dei rifiuti, sostituendo la programmazione con un’ordinanza in cui si chiede ad Ama, in buona sostanza, di comprare più cassonetti.
Piena solidarietà va ai cittadini romani e alla loro sindaca Virginia Raggi, che stanno pagando il prezzo per un becera strumentalizzazione politica del partito democratico, cavalcato e avallato da amministratori compiacenti”.