“Diamoci una regolata!”: il gioco d’azzardo anche ad Aprilia è una vera e propria piaga sociale. Su iniziativa del Consigliere Comunale Omar Ruberti – Presidente della IV Commissione Affari Generali, Bilancio, Finanze e Tributi – questo lunedì 15 luglio, alle 17.30, si terrà un incontro in Aula Consiliare, in Piazza Roma, per parlare di prevenzione, sostegno ed anche delle limitazioni da imporre agli esercizi commerciali. “È importante avviare questo percorso in sede pubblica – ha commentato Omar Ruberti – perché è necessario condividere le ragioni del contrasto al gioco d’azzardo e cercare insieme, con rigore e competenza, risposte efficaci e sostenibili”.
Alla giornata di lunedì interverranno il sociologo Maurizio Fiasco, Presidente dell’Osservatorio sul gioco patologico della Regione Lazio, l’avvocato Attilio Simeone, Consulta Nazionale Antiusura e Coordinatore Nazionale “Insieme contro l’Azzardo”, la giornalista Giulia Migneco, responsabile comunicazione di “Avviso Pubblico” La Rete nazionale degli Enti locali antimafia e coautrice del volume “Lose for life. Come salvare un paese in overdose da gioco d’azzardo”, edito da Altreconomia.
Le conclusioni sono affidate all’Amministrazione: agli assessori Francesca Barbaliscia e Gianfranco Caracciolo, al Sindaco Antonio Terra.
“Il gioco d’azzardo è un fenomeno preoccupante che consuma risorse, distrugge famiglie, ferisce esistenze e logora lo spazio pubblico sociale.
Nel 2018 il fenomeno nel suo complesso ha bruciato 107,4 miliardi di euro, con un incremento del 5,6% rispetto l’anno precedente. La Città di Aprilia segue il trend del Paese collocandosi al numero 1.510 su 7.954 comuni italiani nella classifica generale per giocate pro-capite. Scorrendo i dati forniti dal Gruppo Gedi su Aprilia (qui: http://bit.ly/azzardo-aprilia) viene fuori un quadro generale “da brivido”: 83,69 milioni di € spesi in giocate nel 2017 sul nostro territorio; solo le slot machine pesano per 43,15 milioni di € segnando un incremento in valore assoluto dal 2015 del 75,28%.
Cosa può fare una Amministrazione Comunale? I livelli di intervento sono molteplici e coinvolgono certamente aspetti socio-sanitari: prevenzione, sostegno, presa in carico e cura delle dipendenze mediante i Ser.D. delle ASL di appartenenza. Ma c’è anche un aspetto regolamentare legato alle limitazioni da imporre agli esercizi, in particolare le distanze rispetto a luoghi pubblici ad alta densità come scuole, ospedali, luoghi di culto, ecc.. Inoltre molte sono le best practice che hanno sperimentato incentivi agli esercizi commerciali che rinunciano alle slot nelle proprie attività.
“È importante avviare questo percorso in sede pubblica – ha commentato il promotore dell’iniziativa Omar Ruberti – perché è necessario condividere le ragioni del contrasto al gioco d’azzardo e cercare insieme, con rigore e competenza, risposte efficaci e sostenibili. Molti Enti si sono dotati di un regolamento comunale, ma solo pochi di loro hanno avuto ragione in giudizio contro i colossi del gioco. Per questo abbiamo invitato i migliori esperiti in Italia per approfondire aspetti tecnico-giuridici e rispondere ad un impegno preso in campagna elettorale, in occasione dello slot mob promosso da Associazioni in Rete. Un tema questo che dovrebbe unire tutte le forze politiche e sociali perché questa dipendenza non risparmia nessuno e consuma le migliori risorse umane ed economiche”.