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Giallolatino, il premio assegnato al giornalista Lenz Koppelstatter

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Lenz Koppelstatter si è aggiudicato la prima edizione del concorso dei romanzi editi di Giallolatino, il festival del giallo e noir giunto alla XIII edizione che si è svolto a Sabaudia. Nella cornice della tenuta della Proprietà Scalfati, sul lago di Paola, domenica scorsa, lo scrittore e giornalista altoatesino col romanzo ‘Omicidio sul ghiacciaio’ ha vinto il primo premio.

Koppelstatter ha preceduto gli altri due concorrenti entrati nella terzina finalista, Angelo Petrella con ‘Fragile è la notte’ (Marsilio), secondo, e Giulia Seri, con ‘Sono il tuo occhio’ (Transeuropa), terza.

Koppelstatter ha superato i 29 titoli pervenuti alla giuria presieduta da  Cristina Marra, composta da oltre 25 tra addetti ai lavori, giornalisti e scrittori. Il romanzo giallo d’impronta classica con scavi psicologici e atmosfere noir ha incontrato il favore della maggioranza della giuria tecnica. L’autore e giornalista Koppelstätter ha puntato su una trama avvincente in cui il territorio della Val Senales non solo fa da sfondo al crimine e alla seguente indagine ma ne diventa anche protagonista. Il ghiacciaio della Val Senales è un luogo insidioso di notte o se infuria la bufera ma sa essere unico e suggestivo quando il suo bianco rispecchia le stelle e diventa anche luogo di misteri e di spiriti dei tanti che nel corso del tempo persero la vita sotto la neve o inghiottiti da un crepaccio. Koppelstatter con il suo caso di omicidio di un eremita, seguito dalla coppia investigativa formata dal commissario Grauner e dall’ispettore Saltapepe, napoletano, racconta anche la storia della mummia di Otzi esposta nel museo di Bolzano.  Un giallo seriale che tocca tutti gli ambienti della capitale altoatesina che la giuria ha apprezzato anche per la scrittura, l’ironia con cui l’autore affronta una storia che affonda le radici nel passato e racconta un pezzo d’Italia fatto di masi, buona cucina, tradizioni natalizie e anche luogo di integrazione.

Il premio della critica è andato ad Alessandro Maurizi con ‘Roma e i figli del male’, il premio della giuria popolare a Igor De Amicis con ‘La settima lapide’, il premio dei giornalisti ad Andrea Cotti con ‘Il cinese’, il premio sezione romanzi inediti a Maurizio Mos, che verrà pubblicato dalla casa editrice DrawUp.

Ideato da Gian Luca Campagna e organizzato dall’agenzia Omicron col sostegno della Provincia di Latina e del Comune di Sabaudia, Giallolatino è il festival del giallo e del noir della provincia di Latina che ha nella sua mission quella di valorizzare il patrimonio ambientale, architettonico e artistico del territorio pontino.

Ma vediamo chi è il vincitore di questa prima edizione del concorso di narrative.

Lenz Koppelstätter è nato nel 1982 a Bolzano ed è cresciuto in Alto Adige. Dopo gli studi di scienze politiche a Bologna e di scienze sociali a Berlino, ha frequentato la scuola di giornalismo a Monaco. Ha collaborato con testate come Tagesspiegel e Zeit OnlineIl silenzio dei larici è il suo secondo romanzo dopo Omicidio sul ghiacciaio, pubblicato da Corbaccio.

La trama del romanzo vincitore – Le notti sul ghiacciaio non sono fatte per gli uomini. Sono fatte per i fantasmi, per le bufere, per la neve. Eppure, in una gelida notte di dicembre, una strana luce compare sul ghiacciaio della Val Senales e poco dopo viene ritrovato un cadavere con una freccia conficcata nel collo. Esattamente nello stesso luogo, venticinque anni prima, era stato scoperto Ötzi, l’uomo del Similaum, che ora si trova esposto nel Museo Archeologico di Bolzano. Anche lui ucciso da una freccia. Una grossa grana per il commissario Grauner, poliziotto con la non troppo nascosta aspirazione a fare il contadino, che si stava già pregustando un periodo di vacanza in famiglia. Tra intrighi di paese, abitanti più che laconici e turisti più che esuberanti, il commissario Grauner e l’ispettore Saltapepe, trasferito da Napoli e per nulla incline a condividere la passione dei bolzanini per la montagna, si troveranno di fronte a uno dei casi più difficili della loro carriera, che tocca tutti gli ambienti della capitale altoatesina e che affonda le radici in un lontano passato.

 

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