Due uomini di Pomezia – di 50 e 62 anni – sono stati arrestati dalla polizia del commissariato Romanina con l’accusa di tentata estorsione in concorso commessa ai danni di un imprenditore edile del quartiere Romanina. A denunciare i fatti è stata la vittima ad agosto scorso. A quanto pare l’imprenditore aveva ricevuto una richiesta di pagamento di denaro a fronte di un debito, mai contratto, di 15.000 euro. I due uomini di Pomezia avevano preteso il versamento su una carta postepay inviando delle minacce tramite messaggi vocali su whatsapp. I poliziotti hanno sequestrato i cellulari dei due uomini e dopo gli accertamenti del caso li hanno arrestati.
“Le indagini compiute sui numeri di telefono, nonché l’analisi del contenuto dei messaggi inoltrati tramite “WhatsApp” e lo sviluppo dei dati della “Postepay” – hanno spiegato dalla Questura di Roma -, hanno consentito agli agenti della polizia di Stato di ricostruire dettagliatamente l’intera vicenda e di individuarne gli autori, che non hanno mai avuto alcun contatto personale con la vittima, temendo di essere in qualche modo individuati dalle forze dell’ordine”.