Le immagini, nate circa venti anni fa per indagare il patrimonio artistico della città di Latina, tornano ad essere protagoniste a distanza di molti anni, un itinerario fotografico alla ricerca della cultura figurativa nella città di fondazione, impreziosito per questa occasione da due scatti mai esposti per un totale di 27 foto, e da due inediti relativi alla città attuale, con l’intento di far comprendere al pubblico come l’obiettivo fotografico possa essere strumento di creazione artistica e di conoscenza della realtà.
Il curatore della Mostra, lo storico dell’arte Vincenzo Scozzarella, nelle sue note critiche evidenzia i motivi della rinnovata esposizione: <<Oggi in un mondo sovraccarico di immagini sempre più rapide e indistinte, le calibrate fotografie di ‘Littoria in rilievo’ appaiono come un invito verso la ‘positiva lentezza’. Sono una richiesta di prender tempo, cogliere la realtà nei suoi dettagli, negli aspetti più reconditi, meno usuali. Tempo. Lo stesso occorso ai fotografi Martino Cusano e Daniele Patriarca per realizzare i loro scatti e rivelare la visione di un mondo ‘altro’, percepito e reinterpretato secondo un punto di vista assolutamente soggettivo e privilegiato, per comprendere la nuova realtà. Fatta di travertino, pietra, marmo, ma innanzitutto di luce. Che ora scivola delicatamente sulle sculture, ora si condensa con forza, trasfigura l’apparente reale e diventa la grande artefice del gioco. Luce che, ricordava Adolphe Appia all’inizio del Novecento, ‘è nell’economia della rappresentazione ciò che la musica è nella partitura: l’elemento espressivo opposto al segno; e la luce, come la musica non può esprimere nulla che non appartenga all’intima essenza di ogni visione’. In Littoria in rilievo il soggetto non è mai ritratto nella sua interezza. L’intenzione è quella di andare alla ricerca di una realtà celata, non immediatamente manifesta, fatta di sfumature e accenti altrimenti impercettibili, quali i nobili solchi di scalpello dell’opus artistico o quelli distruttivi della damnatio memoriae post-bellica>>.
I due fotografi per realizzare le loro opere hanno lavorato a lungo in modo simbiotico, interscambiale, relazionandosi con i dettagli prescelti a grandi altezze dal suolo, utilizzando esclusivamente tecniche fotografiche analogiche (lavorando con Hasselblad 500 CM e ottiche Zeiss serie lunare).
Nel corso della conferenza stampa, che si è tenuta quest’oggi presso il Circolo Cittadino di Latina alla presenza dell’assessore alle politiche culturali Silvio Di Francia che ha portato il suo saluto agli artisti e si è soffermato sul valore dell’esposizione, Martino Cusano e Daniele Patriarca hanno spiegato i motivi che li hanno spinti a riprodurre le loro creazioni a distanza di così tanto tempo.
Daniele Patriarca, romano ma pontino d’adozione, nel suo intervento ha sottolineato che <<‘Littoria in rilievo’ è ancora estremamente attuale. I due scatti realizzati quest’anno, aggiunti al lavoro iniziale, si sposano perfettamente con la visione progettuale iniziale, la completano, ponendo la firma sull’intero percorso. Percorso che vorrei fosse fruibile soprattutto ai giovani, che esclusivamente per questioni di età non sono riusciti a intraprendere il viaggio visivo fornito delle opere proposte nella prima storica edizione>>. Dello stesso avviso è anche Martino Cusano, pontino doc che affonda le sue radici a Latina, e che in questa visione onirica di tecnica mista a luce evidenzia: <<I ritratti scanditi idealmente da dieci tappe o pause di riflessione che ogni visitatore potrà compiere in un percorso ideale all’interno dell’ esposizione, sono un nuovo modo di vivere i luoghi sospesi tra passato e presente>>.
La mostra “Littoria in rilievo”, curata da Vincenzo Scozzarella e patrocinata dal Comune di Latina e dal Circolo cittadino che la ospita nei suoi spazi in Piazza del Popolo, sarà esposta dal 3 dicembre al 3 gennaio. L’ingresso è libero e gratuito.
Bio Martino Cusano: Fotografo Artista Comunicatore, studia e si occupa di comunicazione dal 1985, anno in cui termina gli studi presso l’I.E.D. di Roma. Dal 1986 l’Autore si esprime in maniera autonoma freelance – reporter, collaborando e creando reportage per testate giornalistiche. Nel 1989 tutte le attività si concretizzano con la creazione di uno studio privato: “Fotorecezione”. Nel 1995 a Latina avvia il progetto Stamperia San Marco 14, con servizi nel settore professionale, stampa manuale e ripresa fotografica e attraverso questa struttura crea un polo di riferimento in un circuito di mostre eventi e interazioni con altre figure professionali. L’Autore è impegnato nella fine art per arredamento e nel mercato dei collezionisti con installazioni fisse e temporanee. In fotografia dimostra la giusta maturità per affrontare generi diversi, per aziende e privati: ritrattistica, eventi, reportage, pubblicità. La passione per la stampa in bianco e nero è da sempre un tratto distintivo che caratterizza la sua espressività. Le esperienze di ricerca e produzione sul proprio territorio sono state focalizzate sull’architettura razionalista, con diverse pubblicazioni: Il 2000 è l’anno di “Littoria in rilievo”, rivisitazione notturna realizzata con luci mirate ad enfatizzare le opere d’arte, legate a quel particolare periodo storico ed architettonico. Nel 2001 cura la documentazione di una mostra itinerante dedicata agli affreschi del 1400 contenuti all’interno dell’Oratorio della SS Annunziata di Cori, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e con la Soprintendenza dei beni artistici architettonici e culturali del Lazio. Nel 2003 realizza una pubblicazione contenente foto in b/n incentrata sulle scale dei palazzi e delle abitazioni del centro storico di Latina, interpretate nei volumi, nelle linee e nelle forme di luce in cui si rivelano. Nel 2005 crea “Monolite”, sistema metallico luminoso a luce indiretta, omaggio a “2001 odissea nello spazio”. Dal 2007 è consulente all’interno di un gruppo per la comunicazione e l’immagine di “Naici”, marchio del gruppo ICN, Dal 2010 Martino Cusano si dedica inoltre alla creazione di luci per ambienti privati e pubblici, integrate con la funzione di arredamento. Nel 2010 realizza “Le Vele”, sistema di diffusione e arredamento per interni. Lighting Designer,dà vita al progetto LiveTheLight nel 2011 e realizza “Light Regards”, luce da letto con l’effetto di alba perenne. Nel 2011 espone il progetto/concetto “I Numeri Per Dirlo” a Roma – Galleria Rilievi Contemporary Art. Nel 2012 è uno dei vincitori, per la sezione Architettura, del Concorso “Black & White Spider awards”, leader nelle premiazioni internazionali che celebra l’eccellenza nel campo della fotografia fine art in Bianco e Nero. Nel 2012 crea la collezione “ANCESTRALE”, sistema innovativo di luce. Nel 2013 dà vita a “NOMADE” sistema luminoso per l’accento dell’arte. Nel 2015 continua in parallelo la ricerca fotografica prediligendo soggetti umani in sala di posa, oltre che progettare lavori con nuovi clienti. Dal 2018 si confronta con immagini in movimento videomaker elysuim
Daniele Patriarca: Fotografo. Nasce a Roma il 16 giugno 1949, nel ’62 lascia gli studi e viene indirizzato dallo zio Mario Mazzoni, fotografo di scena, verso il modo della fotografia. Nello studio fotografico “Number One” comincia a conoscere la tecnica di stampa, grazie al suo Maestro Bruno Cossu. La scuola è ottima e il tipo di stampa è impegnativo trattandosi di foto realizzate sui set cinematografici a famosi divi del cinema. Nel ’64 viene assunto dall’agenzia fotogiornalistica Roma’s Press Photo di Sergio Spinelli e Velio Cioni, dove continua a svolgere il mestiere di stampatore, accompagnando di tanto in tanto come assistente i fotorgrafi professionisti nei loro servizi. Nel ’65 collabora con la società D’urso che si occupa di filatelia e numistatica e che stampa la rivista mensile Hobby. Nel ‘ 66 torna nel mondo dei fotoreporter e paparazzi con l’agenzia giornalistica di Elio Sorci, dove oltre alla stampa bianco /nero inizia i suoi primi servizi di ripresa. Nel ’72 si sposa e comincia a lavorare nel laboratorio fotografico romano Super Colours. Per diversi anni rimane in questo ambiente, spostandosi anche a Capua e Castelvolturno. Nell”82 si trasferisce a Latina e nel ’96 comincia la sua collaborazione con la Stamperia San Marco.
Le immagini, nate circa venti anni fa per indagare il patrimonio artistico della città di Latina, tornano ad essere protagoniste a distanza di molti anni, un itinerario fotografico alla ricerca della cultura figurativa nella città di fondazione, impreziosito per questa occasione da due scatti mai esposti per un totale di 27 foto, e da due inediti relativi alla città attuale, con l’intento di far comprendere al pubblico come l’obiettivo fotografico possa essere strumento di creazione artistica e di conoscenza della realtà.
Il curatore della Mostra, lo storico dell’arte Vincenzo Scozzarella, nelle sue note critiche evidenzia i motivi della rinnovata esposizione: <<Oggi in un mondo sovraccarico di immagini sempre più rapide e indistinte, le calibrate fotografie di ‘Littoria in rilievo’ appaiono come un invito verso la ‘positiva lentezza’. Sono una richiesta di prender tempo, cogliere la realtà nei suoi dettagli, negli aspetti più reconditi, meno usuali. Tempo. Lo stesso occorso ai fotografi Martino Cusano e Daniele Patriarca per realizzare i loro scatti e rivelare la visione di un mondo ‘altro’, percepito e reinterpretato secondo un punto di vista assolutamente soggettivo e privilegiato, per comprendere la nuova realtà. Fatta di travertino, pietra, marmo, ma innanzitutto di luce. Che ora scivola delicatamente sulle sculture, ora si condensa con forza, trasfigura l’apparente reale e diventa la grande artefice del gioco. Luce che, ricordava Adolphe Appia all’inizio del Novecento, ‘è nell’economia della rappresentazione ciò che la musica è nella partitura: l’elemento espressivo opposto al segno; e la luce, come la musica non può esprimere nulla che non appartenga all’intima essenza di ogni visione’. In Littoria in rilievo il soggetto non è mai ritratto nella sua interezza. L’intenzione è quella di andare alla ricerca di una realtà celata, non immediatamente manifesta, fatta di sfumature e accenti altrimenti impercettibili, quali i nobili solchi di scalpello dell’opus artistico o quelli distruttivi della damnatio memoriae post-bellica>>.
I due fotografi per realizzare le loro opere hanno lavorato a lungo in modo simbiotico, interscambiale, relazionandosi con i dettagli prescelti a grandi altezze dal suolo, utilizzando esclusivamente tecniche fotografiche analogiche (lavorando con Hasselblad 500 CM e ottiche Zeiss serie lunare).
Nel corso della conferenza stampa, che si è tenuta quest’oggi presso il Circolo Cittadino di Latina alla presenza dell’assessore alle politiche culturali Silvio Di Francia che ha portato il suo saluto agli artisti e si è soffermato sul valore dell’esposizione, Martino Cusano e Daniele Patriarca hanno spiegato i motivi che li hanno spinti a riprodurre le loro creazioni a distanza di così tanto tempo.
Daniele Patriarca, romano ma pontino d’adozione, nel suo intervento ha sottolineato che <<‘Littoria in rilievo’ è ancora estremamente attuale. I due scatti realizzati quest’anno, aggiunti al lavoro iniziale, si sposano perfettamente con la visione progettuale iniziale, la completano, ponendo la firma sull’intero percorso. Percorso che vorrei fosse fruibile soprattutto ai giovani, che esclusivamente per questioni di età non sono riusciti a intraprendere il viaggio visivo fornito delle opere proposte nella prima storica edizione>>. Dello stesso avviso è anche Martino Cusano, pontino doc che affonda le sue radici a Latina, e che in questa visione onirica di tecnica mista a luce evidenzia: <<I ritratti scanditi idealmente da dieci tappe o pause di riflessione che ogni visitatore potrà compiere in un percorso ideale all’interno dell’ esposizione, sono un nuovo modo di vivere i luoghi sospesi tra passato e presente>>.
La mostra “Littoria in rilievo”, curata da Vincenzo Scozzarella e patrocinata dal Comune di Latina e dal Circolo cittadino che la ospita nei suoi spazi in Piazza del Popolo, sarà esposta dal 3 dicembre al 3 gennaio. L’ingresso è libero e gratuito.
Bio Martino Cusano: Fotografo Artista Comunicatore, studia e si occupa di comunicazione dal 1985, anno in cui termina gli studi presso l’I.E.D. di Roma. Dal 1986 l’Autore si esprime in maniera autonoma freelance – reporter, collaborando e creando reportage per testate giornalistiche. Nel 1989 tutte le attività si concretizzano con la creazione di uno studio privato: “Fotorecezione”. Nel 1995 a Latina avvia il progetto Stamperia San Marco 14, con servizi nel settore professionale, stampa manuale e ripresa fotografica e attraverso questa struttura crea un polo di riferimento in un circuito di mostre eventi e interazioni con altre figure professionali. L’Autore è impegnato nella fine art per arredamento e nel mercato dei collezionisti con installazioni fisse e temporanee. In fotografia dimostra la giusta maturità per affrontare generi diversi, per aziende e privati: ritrattistica, eventi, reportage, pubblicità. La passione per la stampa in bianco e nero è da sempre un tratto distintivo che caratterizza la sua espressività. Le esperienze di ricerca e produzione sul proprio territorio sono state focalizzate sull’architettura razionalista, con diverse pubblicazioni: Il 2000 è l’anno di “Littoria in rilievo”, rivisitazione notturna realizzata con luci mirate ad enfatizzare le opere d’arte, legate a quel particolare periodo storico ed architettonico. Nel 2001 cura la documentazione di una mostra itinerante dedicata agli affreschi del 1400 contenuti all’interno dell’Oratorio della SS Annunziata di Cori, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e con la Soprintendenza dei beni artistici architettonici e culturali del Lazio. Nel 2003 realizza una pubblicazione contenente foto in b/n incentrata sulle scale dei palazzi e delle abitazioni del centro storico di Latina, interpretate nei volumi, nelle linee e nelle forme di luce in cui si rivelano. Nel 2005 crea “Monolite”, sistema metallico luminoso a luce indiretta, omaggio a “2001 odissea nello spazio”. Dal 2007 è consulente all’interno di un gruppo per la comunicazione e l’immagine di “Naici”, marchio del gruppo ICN, Dal 2010 Martino Cusano si dedica inoltre alla creazione di luci per ambienti privati e pubblici, integrate con la funzione di arredamento. Nel 2010 realizza “Le Vele”, sistema di diffusione e arredamento per interni. Lighting Designer,dà vita al progetto LiveTheLight nel 2011 e realizza “Light Regards”, luce da letto con l’effetto di alba perenne. Nel 2011 espone il progetto/concetto “I Numeri Per Dirlo” a Roma – Galleria Rilievi Contemporary Art. Nel 2012 è uno dei vincitori, per la sezione Architettura, del Concorso “Black & White Spider awards”, leader nelle premiazioni internazionali che celebra l’eccellenza nel campo della fotografia fine art in Bianco e Nero. Nel 2012 crea la collezione “ANCESTRALE”, sistema innovativo di luce. Nel 2013 dà vita a “NOMADE” sistema luminoso per l’accento dell’arte. Nel 2015 continua in parallelo la ricerca fotografica prediligendo soggetti umani in sala di posa, oltre che progettare lavori con nuovi clienti. Dal 2018 si confronta con immagini in movimento videomaker elysuim
Daniele Patriarca: Fotografo. Nasce a Roma il 16 giugno 1949, nel ’62 lascia gli studi e viene indirizzato dallo zio Mario Mazzoni, fotografo di scena, verso il modo della fotografia. Nello studio fotografico “Number One” comincia a conoscere la tecnica di stampa, grazie al suo Maestro Bruno Cossu. La scuola è ottima e il tipo di stampa è impegnativo trattandosi di foto realizzate sui set cinematografici a famosi divi del cinema. Nel ’64 viene assunto dall’agenzia fotogiornalistica Roma’s Press Photo di Sergio Spinelli e Velio Cioni, dove continua a svolgere il mestiere di stampatore, accompagnando di tanto in tanto come assistente i fotorgrafi professionisti nei loro servizi. Nel ’65 collabora con la società D’urso che si occupa di filatelia e numistatica e che stampa la rivista mensile Hobby. Nel ‘ 66 torna nel mondo dei fotoreporter e paparazzi con l’agenzia giornalistica di Elio Sorci, dove oltre alla stampa bianco /nero inizia i suoi primi servizi di ripresa. Nel ’72 si sposa e comincia a lavorare nel laboratorio fotografico romano Super Colours. Per diversi anni rimane in questo ambiente, spostandosi anche a Capua e Castelvolturno. Nell”82 si trasferisce a Latina e nel ’96 comincia la sua collaborazione con la Stamperia San Marco.