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Papa Francesco riceve in Vaticano la squadra nazionale di scacchi, c’è anche Aprilia

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Il Sommo Pontefice ha ricevuto in Vaticano, il 27 novembre scorso, la squadra nazionale italiana di scacchi vincitrice, nel marzo scorso, della Coppa Europa per nazioni. Questa particolare attenzione della Santa Sede, ha rappresentato un prestigioso riconoscimento verso tutto il movimento scacchistico italiano.

I giocatori della squadra ricevuti dal Santo Padre sono stati Maurizio Sampieri di Casole d’Elsa (Siena), Matteo Troia di Aprilia (Latina), Claudio Cesetti di Campoleone e Paolo Salati di Parma. Matteo Troia rappresentava suo padre, Elio, deceduto nel corso del Campionato. Assente per malattia Mario Cortigiani di Alessandria e, per impegni improrogabili, Salvatore Tramacere di Aprilia (Latina).

Hanno fatto parte della delegazione italiana, composta da 14 persone, oltre ai quattro giocatori e relativi accompagnatori, Gianni Mastrojeni, Presidente della Federazione, Don Gaetano, già Campione del mondo del Clero e “Mimmi” Favero nella veste di fotografo ufficiale della rappresentanza.

La complessa pratica, con la Prefettura della Casa Pontificia, è stata seguita, sin dal marzo scorso, da Claudio Cesetti, addetto stampa federale nonché giocatore numero 21 al mondo, come risulta dall’ultima lista internazionale del ranking. Il Vaticano, nella persona del Prefetto, l’Arcivescovo di Urbisaglia – il tedesco – Georg Gänswein, visto l’alto valore, sportivo e morale, dell’impresa ha subito ritenuto possibile l’incontro di Sua Santità con i Campioni d’Europa di scacchi.

Apriamo una breve parentesi dicendo che l’Italia riuscì a vincere l’ambito titolo continentale, ottenendo due nettissime vittorie contro, le dirette avversarie, Russia e Germania, giunte poi rispettivamente al secondo e terzo posto.

Delle 14 persone ricevute, ai due giocatori più rappresentativi della squadra, è stato concesso di parlare con Papa Francesco e donargli due simboli della Federazione scacchistica. I due giocatori che hanno avuto l’onore di parlare con il Sommo Pontefice sono stati il Grande Maestro Internazionale Claudio Cesetti  ed il Maestro Internazionale Senior Maurizio Sampieri. Claudio Cesetti, facendo una rapida descrizione dei principali compiti istituzionali della Federazione, ha donato il gagliardetto che la rappresenta. Mentre Maurizio Sampieri, soffermandosi sull’articolo riguardante il Campionato del mondo del Clero, ha donato lo “Yearbook 2018”, libro che illustra tutta l’attività agonistica del 2018.

Da notare il grande spirito dimostrato, anche questa volta, dal Santo Padre. Dopo la rapida presentazione fatta dal nostro GM Cesetti, Sua Santità ha pensato bene di fare una battuta dicendogli “ma allora sa giocare bene!”. Dopo un momento di stupore di Cesetti, guardandosi in faccia, sono scoppiati in una imprevista risata.

Mai e poi mai, si sarebbe potuto pensare, un giorno, di poter parlare, persino scherzando, della nostra disciplina al Sommo Pontefice, capo dello Stato della Città del Vaticano.

Si tratta, per tutto il movimento scacchistico italiano, del massimo riconoscimento immaginabile, giunto dopo altri attestati, lungo lo stivale, nelle località di residenza dei giocatori della nazionale. Inoltre, sia il CONI e sia la Regione Lazio, non hanno mancato di far sentire la loro vicinanza alla nazionale italiana di scacchi.

Oltre alle tante testimonianze d’affetto, è risultato assordante il silenzio avuto dalle istituzioni della Città di Aprilia. Infatti, nella squadra vincitrice, erano presenti ben due giocatori di Aprilia ed uno di Campoleone. E dire che, nel marzo/aprile scorso, la notizia era stata data con ampio risalto da tutti i media locali.

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