Affollato incontro ieri a Cisterna con la nota criminologa Roberta Bruzzone, per parlare dei lati oscuri dei social media. Il web uno strumento tanto utile quanto insidioso. Su questo ultimo aspetto e sugli effetti che in particolare i social media esercitano specie sui giovani, ha parlato ieri psicologa forense, criminologa e personaggio televisivo Roberta Bruzzone.
L’incontro è stato organizzato dalla scuola “Plinio il Vecchio” di Cisterna di Latina, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, all’interno del progetto di istituto di Orientamento Formativo #ioscelgolapaceelacooperazione e al progetto Miur “Generazioni Connesse”.
Alla presenza del dirigente scolastico Fabiola Pagnanelli, del vice sindaco Vittorio Sambucci, dell’assessore ai Servizi Sociali Federica Felicetti e di un folto pubblico, la Bruzzone ha trattato temi di grande attualità tra cui il cyberbullismo, le condotte devianti legate all’utilizzo del web, il revenge porn e gli adescamenti, ma soprattutto del fenomeno più diffuso e frequente, e cioè la dipendenza causata dai social media.
La sindrome del “like”, infatti, crea un’effimera e temporanea soddisfazione che può appagare i soggetti affetti da frustrazioni ma soprattutto può creare una crescente dipendenza e spingere a pubblicazioni sempre più “audaci”.
Un pericolo e uno spreco improduttivo di tempo molto frequente non soltanto tra gli adolescenti ma anche tra gli adulti, con evidenti effetti sul funzionamento della mente, sulla diminuzione della concentrazione, nei comportamenti interpersonali.
Per non cadere nella “trappola”, come l’ha definita la psicologa, è necessario aumentare la consapevolezza del web, accrescere l’educazione al digitale ma soprattutto usare la propria intelligenza e coscienza.
Importantissimo è il ruolo del genitore verso i figli sia nel controllo del traffico e del tempo trascorso dal figlio su internet, smartphone, videogiochi, sia dei valori personali e capacità critica.
Con la schiettezza e incisività che la contraddistingue, la Bruzzone ha sottolineato come molto spesso i genitori delegano alla scuola un compito che non gli compete, mentre invece tra genitori e l’istituzione scolastica deve crearsi e consolidarsi un’alleanza che preservi i giovani dai tanti lati oscuri del web.