Operazione “Stelvio”, sequestrano, picchiano e rapinano un avvocato: 4 arresti sono stati eseguiti all’alba dai Carabinieri dal Comando Provinciale di Latina nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. I quattro arrestati, catturati tra le province di Latina e Roma, devono rispondere dei reati di sequestro di persona a scopo di estorsione, con l’aggravante del metodo mafioso. L’operazione è stata condotta in collaborazione con i colleghi delle Compagnie di Castel Gandolfo e Tivoli.
I fatti risalgono al 25 giugno dello scorso anno e si sono svolti a Latina. Vittima un avvocato del foro di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, tenuto sequestrato e malmenato per 5 ore in un fabbricato abbandonato alla periferia del capoluogo pontino da un suo cliente, un 44enne della provincia di Latina (che lo accusava di non averlo difeso a dovere in Tribunale), e da 3 suoi complici, tra cui una donna.
L’uomo in quell’occasione venne rapinato di 2.300 euro, dei suoi effetti personali ed anche dell’auto, e costretto a sottoscrivere, quale prezzo della sua liberazione, cambiali e scritture private per 110.000 euro. Gli arrestati, ora, sono stati associati presso le case circondariali di Latina e Roma Rebibbia. Si tratta del 44enne di Sabaudia Ernesto Pantusa, di Salvatore Carleo, 63enne di Roma, Fabrizio Fava, 62 anni di Tivoli e di Debora Fiorucci, una 51enne di Sermoneta.
All’alba di oggi i militari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.i.p. del Tribunale di Roma su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Roma nei confronti di 4 persone, ritenute responsabili, a vario titolo dei reati di sequestro di persona a scopo di estorsione, in concorso, aggravato dal metodo mafioso, rapina aggravata e lesione personale aggravata.
“L’episodio – spiegano i Carabinieri – veniva denunciato il pomeriggio del 25.06.2019, presso il comando Stazione Carabinieri di Latina da un avvocato del foro di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, il quale – presentando segni di percosse sul volto e sul corpo – riferiva che, nel corso della mattinata P.E., 43enne di latina, già suo cliente, con la scusa di richiedere la disponibilità ad assistere un suo amico gli aveva dato appuntamento nei pressi degli uffici della Procura della Repubblica di Latina.
Il professionista veniva successivamente condotto all’interno di un fabbricato abbandonato fuori dal centro abitato, dove veniva colpito al volto, minacciato con un manganello, rapinato di 2.300 euro, e di effetti personali, e dell’autovettura.
Successivamente sopraggiungevano anche gli altri correi i quali, tenendo segregato il legale per cinque ore ed adducendo come motivazione l’inadeguata difesa nel corso di processi penali e civili, lo costringevano a sottoscrivere, quale prezzo della sua liberazione, cambiali e scritture private per 110.000 euro, paventando anche l’intervento di un esponente della criminalità organizzata di Caserta.
L’indagine, denominata convenzionalmente “Stelvio” avviata nell’immediatezza dai militari della stazione Carabinieri, che in breve tempo individuavano il luogo della segregazione e rinvenivano l’auto sottratta dai malfattori, veniva successivamente proseguita dal Nucleo Investigativo e dalla Compagnia Carabinieri di Latina con il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia di Roma e della Procura di Latina.
Le investigazioni consentivano di riscontrare la dinamica degli eventi denunciati dal professionista, raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei destinatari della misura cautelare, e di recuperare e sequestrare le cambiali estorte al legale prima che venissero riscosse. Gli arrestati sono stati associati alle case circondariali di Latina e Roma Rebibbia”.