Il Governo adotta nuove misure restrittive per fronteggiare il contagio del Coronavirus in Italia. Da oggi e sino al prossimo 25 marzo è in vigore il nuovo decreto che prevede la chiusura di ulteriori attività commerciali e servizi non essenziali: stop anche ai bar (che finora potevano restare aperti dalle 6.00 alle 18.00), a pub e ristoranti (resta consentita, però, la consegna a domicilio), ed anche  altre attività commerciali che non trattano beni di prima necessità.

I negozi di alimentari restano aperti, così come i supermercati, ma non quelli presenti all’interno dei centri commerciali. Tabaccai, edicole, stampatori, idraulici, meccanici e benzinai potranno continuare a lavorare, rispettando le vigenti normative.

“Chiudono parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa.  – ha ribadito Conte – Restano garantiti i servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti e i servizi di pubblica utilità. Per le attività produttive va incentivato il più possibile il lavoro agile, incentivate le ferie e i permessi. Le fabbriche resteranno aperte ma con misure di sicurezza. Saranno garantite, nel rispetto della normativa igienico-sanitaria, le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare, comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività. 

“Per avere un riscontro effettivo di queste misure dovremo attendere un paio di settimane. ha spiegato il premier Conte – “Se i numeri dovessero continuare a crescere, cosa nient’affatto improbabile, – ha ammesso – non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure. Non dovremo fare una corsa cieca verso il baratro”.