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Il Senatore Fazzone: “ingiusto gioco al massacro verso Fondi. Abbiamo chiesto armi vere per la guerra, ci hanno dato solo fionde”.

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Il Senatore pontino di Forza Italia Claudio Fazzone, parla di “ingiusto gioco al massacro verso Fondi. In questo scenario di ‘guerra’, abbiamo chiesto armi vere – ha detto –  e ci hanno dato solo delle fionde”. “sono il primo a volere la sicurezza dei residenti di Fondi, la mia città. Da tempo invoco più servizi e strumenti per affrontare lo stato di emergenza epidemiologica, – sottolinea – ma ad oggi registro solo dinieghi. Eppure ho lanciato una richiesta di potenziare l’attività sanitaria ospedaliera, a partire dai 4 letti della terapia intensiva da destinare ai pazienti positivi al Covid-19, la Regione ha dato la sua disponibilità, l’Asl di Latina, invece, – domanda – perché ancora non si adopera per rendere concreto questo aiuto per fronteggiare l’emergenza? Ho auspicato un rafforzamento del Pronto Soccorso oltre ad un adeguamento del personale medico ed infermieristico. Ho invece dovuto riscontrare un sostanziale menefreghismo da parte di chi avrebbe dovuto aiutare la città di Fondi”.

“L’emergenza di questi giorni va gestita seriamente. A partire dagli strumenti più elementari e basilari per una struttura ospedaliera. – prosegue il Senatore Fazzone -Mancano persino i dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, tute e camici), ovvero essenziali misure di sicurezza a favore dei sanitari, peraltro già invocate dai medici del territorio e pediatri di famiglia attraverso una recente nota inviata ai vertici della Regione Lazio e delle Asl.

Abbiamo evocato azioni certe per contrastare il virus. Il Comune di Fondi non conosce i soggetti colpiti dall’epidemia e per questo ci è sembrato opportuno consigliare una soluzione rapida ed incisiva rappresentata dallo screening di massa sul modello veneto. Eseguire i tamponi in modo massiccio anche sugli asintomatici, partendo dai casi contagiati e dai loro nuclei familiari o persone contattate. Anche qui perfetta sintonia con la Regione Lazio mentre la Protezione Civile si trincera in risposte burocratiche.

Personalmente non accetto questo gioco al massacro su Fondi e sulla pelle dei suoi cittadini. Evidentemente chi doveva fornire i mezzi per arginare l’epidemia se ne frega dei problemi di un centro periferico. Una ‘guerra’ di questa portata non si combatte con le fionde”.

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