Coronavirus. E’ deceduto a Nettuno il farmacista Paolo D’Ambrogi (gestiva una parafarmacia a Nettuno in viale Matteotti). Una morte che ora deve far riflettere. E’ quanto sostiene il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti italiani, Andrea Mandelli. “La morte di Paolo – dice – deve far riflettere sui rischi connessi alla nostra professione, che si esercita sempre a contatto con il paziente, anche in una zona che a giudicare dai numeri non pare presentare focolai fuori controllo”. La Federazione ora chiede test ai farmacisti e a tutti professionisti della salute. “Non siamo ancora stati dotati delle protezioni adeguate – conclude Mandelli –  Tutti i farmacisti ne sono consapevoli, come lo era sicuramente Paolo D’Ambrogi, eppure continuiamo a prestare la nostra opera sul territorio e nelle strutture del Ssn, anche se ancora non siamo stati dotati di protezioni adeguate, così come gli altri professionisti della salute impegnati a contrastare l’emergenza. Abbiamo denunciato fin dall’inizio dell’epidemia che questa è un’esigenza prioritaria e ancora poche ore fa lo abbiamo ripetuto con la massima chiarezza al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute, al Capo della Protezione Civile e al Commissario straordinario per l’emergenza. E mi sembra evidente – conclude – che, come abbiamo più volte sottolineato, si deve praticare il test per il contagio da virus Sars-CoV-2 ai farmacisti e a tutti i professionisti della salute. Ora però il pensiero va ai famigliari e agli amici di Paolo D’Ambrogi, ai quali si stringono nel cordoglio il Comitato centrale della Fofi e tutti i farmacisti italiani”.