Incendio alla Loas di Aprilia: il personale dell’Arpa Lazio è intervenuto in emergenza già nella serata di ieri e ha installato un campionatore per misurare la presenza di inquinanti in aria. “I campioni raccolti – spiega Arpa – andranno ai nostri laboratori per le necessarie analisi, daremo i risultati appena disponibili”. Sono in corso intanto le indagini da parte dei carabinieri sulle cause che hanno determinato il rogo. Non si esclude nessuna pista. L’incendio ha devastato i 3 capannoni dell’azienda e bruciato enormi quantità di rifiuti accatastati, perlopiù plastica e carta. I vigili del fuoco sono ancora sul posto – hanno lavorato per l’intera notte – ora stanno movimentando i rifiuti per mettere in sicurezza l’area e spegnere eventuali focolai. Si sta valutando inoltre la stabilità di ciò che è rimasto dei capannoni. Sul posto ieri sera insieme ai vigili del fuoco, anche la Protezione Civile.
L’azienda venne coinvolta nel 2017 nell’inchiesta Dark Side che portò a scoprire un giro di scarichi illeciti di rifiuti in una cava in località Tufetto ad Aprilia. La Loas era tra le aziende che secondo gli inquirenti conferiva gli scarti nella cava di pozzolana.
Da questa mattina – dopo che è cambiato il vento – ad Aprilia l’aria è diventata irrespirabile. In molti si sono barricati in casa. Tre famiglie, residenti nelle vicinanze della Loas sono state fatte evacuare per sicurezza. L’odore acre e parte del fumo questa mattina ha invaso anche il centro di Aprilia, arrivando fino a via Lazio. I cittadini sono preoccupati e chiedono alle istituzioni risposte celeri su quanto è accaduto ieri sera: “Dobbiamo aspettare le risposte dell’Arpa – ha detto il sindaco di Aprilia Antonio Terra – stiamo lavorando per capire che tipo di ordinanza emettere e se ce ne sarà bisogno. Ma la situazione è costantemente monitorata”.