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“Voglio bene a Terracina”, partita la campagna elettorale di Piero Vanni

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“Voglio bene a Terracina e il mio obiettivo è riportare le persone a votare, a credere in un progetto e nell’onestà di chi, senza poteri forti alle spalle, decide di impegnarsi in politica per far recuperare alla nostra città il tempo che in questi anni è stato perduto”. Con queste parole Piero Vanni, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle a Terracina, ha dato il via alla propria campagna elettorale in una piazza affollata, curiosa e con pubblico adeguatamente distanziato. Con lui, sul palco allestito in Piazza Santa Domitilla in un incontro durato circa un’ora e mezza, i candidati Consiglieri della lista del Movimento 5 Stelle e i cosiddetti big, la portavoce in Consiglio regionale Gaia Pernarella e il vice presidente del Parlamento Europeo Fabio Massimo Castaldo, presente anche Giuseppe Manzo, candidato 5 Stelle a Fondi. Rifiuti, agricoltura e il futuro di Morelle il tema affrontato dalla capolista Barbara Taddei “Impianto da riqualificare nell’interesse dei cittadini, stop alle biogas”, “start up e un assessorato dedicato esclusivamente all’individuazione di finanziamenti europei da spendere a Terracina”, ha sottolineato Fabrizio Ferraiuolo, “adeguamento agli standard urbanistici mai rispettati”, ha aggiunto Carlo Pesce ricordando la disastrosa situazione del Calcatore su cui proprio ieri la portavoce in Consiglio regionale Gaia Pernarella ha presentato un’interrogazione scritta alla giunta regionale. “Terracina è una città che, grazie al suo porto e alla sua vocazione marinaresca, ha la possibilità di aprirsi verso il Mediterraneo – ha detto infine nel suo intervento Castaldo -: ma se questo potenziale abbraccio della città verso il mare non è forte, non ha vigore, se non lo rendiamo moderno ed efficiente, rigettando progetti faraonici tanto costosi quanto irrealistici e focalizzandoci su quegli strumenti e quegli interventi di riqualificazione necessari a una gestione ottimale, la città verrà privata di una importantissima possibilità di crescita e di sviluppo. Avere un’area portuale degradata è un colpo al cuore inaccettabile, per questo motivo la nostra proposta è chiara: utilizzare tutti i fondi e le opportunità disponibili per far sì che il porto di Terracina torni a essere un fiore all’occhiello di questa città”.

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