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Sequestro preventivo di beni ad una società di Lariano, ai Castelli Romani. Denunciato il dominus dell’organizzazione.

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Frodi carosello: la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Roma fa scattare il sequestro preventivo di beni ad una società di Lariano, ai Castelli Romani e denuncia il dominus dell’organizzazione. Il provvedimento, eseguito dalle fiamme gialle della Compagnia di Velletri, è stato emesso dal Gip del locale Tribunale, ed ha fatto scattare il sequestro preventivo a beni mobili ed immobili, denaro e quote di capitale (per un valore di oltre un milione di euro) riconducibili ad una società di Lariano che opera nel settore della compravendita di auto. “Le indagini –ha spiegato la Finanza – hanno permesso di smascherare un sodalizio che, ricorrendo al classico copione delle frodi “carosello”, aveva costituito in tutta Italia circa 40 imprese “cartiere”, rappresentate da “teste di legno”, interposte solo formalmente nella compravendita delle auto dall’estero, allo scopo di assumersi l’integrale debito di IVA, che, poi, però, non provvedevano a versare all’Erario”.

“Le società effettivamente destinatarie degli autoveicoli – si legge nella nota stampa – maturavano, invece, consistenti crediti di imposta nei confronti dello Stato e potevano praticare ai clienti prezzi estremamente competitivi proprio grazie all’evasione dell’IVA, sbaragliando la concorrenza.

Attraverso il tracciamento dei flussi di denaro e il meticoloso esame delle pratiche di nazionalizzazione delle auto, i militari sono riusciti a ricostruire il vorticoso giro di fatture false, ammontanti a quasi 7 milioni di euro, denunciando all’Autorità Giudiziaria il dominus dell’organizzazione per il reato di dichiarazione fraudolenta.

Le indagini della Guardia di Finanza si inquadrano nell’azione di contrasto all’economia sommersa e alle frodi fiscali che, oltre a sottrarre ingenti risorse finanziarie allo Stato, alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e gli imprenditori onesti”.

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