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Riccardo Calafiori: l’ultimo gioiello giallorosso

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L’esordio in Serie A nella stagione 2019-20, con una prestazione più che positiva allo Juventus Stadium contro i bianconeri, nella sfida dell’ultima giornata dello scorso campionato, poi la pronta riconferma estiva in prima squadra: l’ascendente traiettoria di Riccardo Calafiori, avallata dall’allenatore giallorosso Paulo Fonseca, testimonia la qualità del terzino cresciuto nelle giovanili della Roma, già pronto per ricoprire un ruolo importante nell’attuale stagione giallorossa.

La Roma, con un mercato fatto di grandi colpi come Smalling e Pedro ma anche di alcune lacune non opportunamente colmate (basti pensare al ruolo di terzino destro, o alla mancata sostituzione di Kluivert con El Shaarawy, un affare sfumato al fotofinish della sessione), è tra le squadre che in questa stagione punteranno a entrare in Champions League, disputando un campionato e un’Europa League di assoluto livello, come mostrano anche le scommesse online di Planetwin365. Tra le lacune della squadra non figura il ruolo di esterno sinistro a tutta fascia: proprio qui è intervenuto l’allenatore, che ha voluto trattenere Calafiori come alternativa a Leonardo Spinazzola, senza costringere la società capitolina a trovare altri profili disponibili sul mercato.

All’occorrenza, Calafiori potrebbe pure ricoprire il ruolo di centrale mancino in una difesa a tre, sistema dove per la verità Fonseca può non temere defezioni: Smalling, Ibanez, Kumbulla e Mancini, all’occorrenza Fazio, Juan Jesus e, appunto, lo stesso gioiello giallorosso. Ad aiutare la crescita e il giusto ambientamento in prima squadra di Calafiori c’è Lorenzo Pellegrini, colui che in questo momento è il vero e proprio ‘figlio unico’ coccolato dalla tifoseria romanista, dopo il turbolento addio di Alessandro Florenzi: da erede designato della fascia da capitano e simbolo del romanismo, in successione a Totti e De Rossi, a oggetto di incomprensioni con l’allenatore, che hanno portato l’esterno azzurro a scegliere il Valencia, a gennaio, e il Paris Saint-Germain quest’estate.

La tifoseria giallorossa, da sempre sede di alte esigenze e di una passione calcistica assai volubile, ha già ricoperto di attese Lorenzo Pellegrini, che non a caso nel corso degli scorsi mesi è stato bersagliato da alcuni malumori, in corrispondenza di periodi non proprio felici per il ventitreenne centrocampista italiano. Pellegrini deve ancora trovare la propria piena maturazione calcistica e, soprattutto, un ruolo specializzato dove essere impiegato con continuità: ma il calcio non fa sconti e non aspetta, ancora meno in una piazza così calda come Roma.

Calafiori, in questa linea di successione, sembra l’erede designato di Pellegrini: con il diciottenne bisognerà dimostrare la giusta pazienza, in attesa che il ragazzo cresca, faccia esperienza e dimostri pian piano le indubitabili qualità di cui è in possesso (quattro goal in tredici partite)di Primavera nello scorso anno dimostrano anche una sua propensione per il goal, i suoi 193 cm lo rendono già pronto per il livello di fisicità richiesto in prima squadra). Crescere protetto sotto l’ala di uno Spinazzola in grande spolvero, e con l’esempio casalingo di Pellegrini, non potrà che giovare all’ennesima pepita del vivaio giallorosso: tra le mani la Roma ha un gioiello polivalente pronto ad esplodere, al momento giusto.

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