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Sparito il monolite di Lanuvio, il Pd: “Una trovata pubblicitaria, il sindaco chiarisca”

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I Circoli PD di Lanuvio e Campoleone chiedono che il Sindaco ed il vice Sindaco chiariscano la vicenda e si assumano le rispettive responsabilità

“Siamo sinceri: -spiega il Pd – vorremmo poter dire “so’ ragazzi”, e dargli un buffetto prima di spedirli a fare i compiti. Ma qui siamo davanti a qualcosa di surreale e grottesco, che non può e non deve essere minimizzato. Lanuvio è piccola e la gente mormora, verrebbe da dire, ed è sulla bocca di tutti che si sia trattato di una “trovata per farsi pubblicità”. Onestamente non ci interessa sapere chi abbia realizzato l’opera, o meglio, il manufatto, o meglio ancora, la traversa di ferrovia (come si direbbe a Lanuvio). Quello che è certo, viste le dimensioni ed il presumibile peso, è che è stata piantata nel giardino di Villa Sforza con l’avallo del presunto custode (questo ci riportano diversi testimoni oculari passati da quelle parti nel tardo pomeriggio del giorno antecedente il rinvenimento).

Il tutto, in barba alle telecamere di sicurezza, che incredibilmente non hanno ripreso nulla, ignorando il regolamento della Villa che vieta iniziative di questo genere se non espressamente autorizzate dall’Amministrazione, e con grande mancanza di rispetto per lo stesso sito archeologico di Villa Sforza.

E già questo di per se sarebbe grave, come le feste in Villa non autorizzate di quest’estate, di cui nessuno dell’amministrazione o delle forze preposte al controllo, pare essersi accorto al momento. Ma ancor più grave, è che a questo gioco si siano prestati gli amministratori di Lanuvio, con il vicesindaco Volpi a rilasciare dichiarazioni e farsi intervistare da giornali e tg, dichiarando il falso e prendendosi gioco degli organi di stampa.

Nessuno può credere che non fossero a conoscenza di questa messinscena, che non si può chiamare “goliardata” ma espediente di bassissimo profilo per avere l’ormai celebre quarto d’ora di visibilità, o forse per ufficializzare la futura candidatura a sindaco di Volpi, che comincia così ad uscire allo scoperto e farsi notare in vista delle amministrative del 2022.

Sta di fatto che noi ci vergogniamo di finire nelle cronache per una pagliacciata del genere, lesiva e fraudolenta. Ci aspettiamo dal Sindaco (che come al solito risulta “missing”) delle spiegazioni.

E se il Sindaco non era al corrente, dovrebbe prima di tutto dimettersi, e poi chiedere al vicesindaco di fornire lui le spiegazioni del caso, accompagnate da scuse formali e da una lettera di dimissioni.

Perché una figura istituzionale non può per nessuna ragione prestarsi a sceneggiate del genere per avere visibilità. Meno che mai in un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui degli amministratori degni di questo nome dovrebbero essere impegnati ad affrontare altre questioni, ben più importanti”.

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