Sulla mancata riapertura del Teatro D’Annunzio di Latina interviene il portavoce comunale di Fratelli d’Italia, Gianluca Di Cocco: “una possibilità pressoché inutile quella di riaprire il 27 marzo – commenta – senza una possibile programmazione, a fine stagione teatrale, con la possibilità – dice – di richiudere dopo una settimana a causa di un probabile cambio di colore della nostra regione”.
“Ho letto e sentito, dagli organi di stampa, polemiche sterili sulla prolungata chiusura del D’Annunzio, ben oltre ciò che prevede l’ultimo dpcm, che riaprirà i teatri il 27 Marzo oppure il 6 aprile a detta di qualcun altro. Non servono. La speranza è che il nostro teatro, punto di riferimento culturale della nostra città, dopo 5 anni riveda la luce con la possibilità di accogliere le meravigliose produzioni che negli anni passati abbiamo ospitato nella nostra città – prosegue Di Cocco – La polemica la verterei non sull’attuale chiusura, ma sulla possibilità pressoché inutile di riaprire, il nostro teatro, senza una possibile programmazione, a fine stagione teatrale, con la possibilità di richiudere dopo una settimana a causa di un probabile cambio di colore della nostra regione.
Io non sono così dispiaciuto che il teatro oggi rimanga chiuso. Sarei stato felice di rivederlo aperto già un paio di anni fa. Quando la sua riapertura avrebbe avuto l’importanza che merita”. Il teatro, ormai pare sia chiaro, non è solo un luogo con pochi attori e qualche vip che si esibisce, il suo indotto mobilità in Italia più di 500mila persone. “Usiamo questo tempo per lavorare tutti insieme. Evitare di far perdere ancora al pubblico la carezza emotiva, il nutrimento dello spirito che solo il teatro può dare – conclude – l’impegno di tutti deve essere quello di riaprire il D’Annunzio una volta per tutte e, dopo averlo fatto, sarà importante trovare la soluzione di riportare in vita il Teatro Cafaro e il Teatro dei Mille, un piccolo teatro, che qualche decennio fa era un piccolo gioiello del nostro Palazzo della cultura”.