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L’Ordine dei Medici e l’Ordine delle professioni infermieristiche di Latina ricordano la figura indelebile di Suor Giannetta Paradisi

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Non ci sono diari a raccontare le storie o anche solo degli appunti. Ma i cosiddetti” anziani” del personale ospedaliero del Goretti ricordano bene, Suor Gianna. La riconoscenza è tale che spesso ne hanno sentito parlare anche i più giovani come esempio didattico ed educativo. Il suo ricordo non solo non è appassito, ma negli anni a sentire i racconti, si è trasformato in qualcosa di più. Suor Gianna per l’ospedale Santa Maria Goretti ha rappresentato e rappresenta una immagine indelebile, nonostante siano passati 23 anni da quel 25 ottobre 1998 quando le Suore lasciarono ospedale di Latina. I segni del suo passaggio e quello delle sue consorelle sono ancora forti. Quando la nuova struttura del Goretti diventò presidio ospedaliero completo di tutte le specializzazioni, occorreva dare professionalità sempre maggiore al personale paramedico ( allora si chiamava così) e ausiliario.

Si decise di costituire presso l’Ospedale di Latina una Scuola per Infermieri professionali e generici. Era il 1972 e la direzione fu affidata alla Figlie della Carità e Suor Gianna fu la direttrice. Un lavoro immenso, da quella scuola sono usciti moltissimi caposala, infermieri professionali, operatori tecnici dell’assistenza e specialisti in vari settori.

C’era la parte della direzione, quella teorica e pratica nei reparti ad insegnare agli allievi tutti gli aspetti utili per i pazienti. Al centro di tutte le cure, l’uomo. Etica professionale, valore della vita e della salute i principi cardine. Suor Gianna direttrice ricopriva tutti questi compiti. La sua dedizione, come coordinatrice, fu totale anche quando nel 1996 la Scuola per Infermieri Professionali passò alla Facoltà di Medicina dell’ Università Sapienza di Roma. Una presenza tra le corsie che non conosceva orari. La ricordano come una donna culturalmente molto ricca sempre pronta e disponibile a comprendere le varie problematiche dei “suoi“ collaboratori ma anche dei medici. Aperta a tutte le innovazioni sia di natura tecnica che assistenziale. “Nell’esercizio delle sue funzioni ha saputo donare a ciascuno di noi un forte esempio di onestà, umanità e professionalità. Non ci rimane che dirle Grazie per ciò che ci ha dato, questo il ricordo di una sua collaboratrice.

La sua figura è stata una pietra miliare per tutti noi e sarebbe bello poter ricordare in ospedale Suor Gianna, con il suo nome, su una targa che serva ad alimentare una memoria che non conosca tramonti.

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