I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato una donna di 51 anni originaria di Roma ed il figlio 20enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.
Nella serata di ieri, nel corso di uno dei quotidiani servizi di pattuglia finalizzati alla prevenzione dei reati nel centro abitato di Pomezia, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno fermato un’autovettura con a bordo due giovani che si stavano aggirando in atteggiamento sospetto, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia.
Uno dei due, all’atto del controllo, ha spontaneamente consegnato ai militari 7 gr. di hashish acquistati poco prima.
A seguito di rapidi accertamenti, e attirati da un anomalo via vai di persone, i Carabinieri sono riusciti ad individuare un appartamento poco lontano, dove poteva essere in corso l’attività di spaccio: raggiunta l’abitazione, una donna ha, dapprima, aperto la porta, nella convinzione che potesse trattarsi di nuovi acquirenti, poi, alla vista dei militari, ha tentato di richiuderla, aggredendoli con pugni e spintoni.
Nel frattempo, all’interno dell’appartamento, il figlio della donna ha tentato di disfarsi, senza riuscirci, di 7 panetti e alcuni frammenti di hashish per un peso complessivo di 550 gr.
Nella casa sono stati rinvenuti anche 690 euro in contanti, verosimile provento dell’attività di spaccio.
Per mamma e figlio sono scattate le manette ai polsi ed entrambi sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.