È stata votata nel pomeriggio di ieri, in Consiglio Comunale di Aprilia, la delibera di approvazione di aliquote, riduzioni e detrazioni IMU per l’anno 2021, che negli ultimi giorni ha suscitato dibattito in Città, con diversi interventi sulla stampa. Si tratta di una “stangatina” che andrà a colpire con l’Imu i proprietari di lotti incolti o di terreni coltivati, non appartenenti ad aziende, ma anche i proprietari di aree edificabili. L’Irpef invece sale per tutti a 0.80%. L’opposizione a più riprese ha detto: “Non è il momento di andare ad aumentare le tasse, proprio ora che i cittadini sono in difficoltà”, chiedendo poi “una pianificazione fiscale più incisiva e di lungo periodo”.
“Come spesso accade – ha ribadito il Sindaco al termine della seduta – negli ultimi giorni sono tornate ad alzarsi le voci degli analisti seriali della nostra Città, che sulla base di letture alquanto originali saltuariamente intervengono ad indicarci la strada. Questa settimana, in molti sui giornali hanno gridato allo scandalo, paventando con toni iperallarmisti una sorta di stangata sulle tasse comunali. Chi osserva la politica cittadina, può ritrovare gli stessi commenti negli anni passati, accompagnati dalle osservazioni sulle tasse cittadine il cui livello – sempre stando a tali commenti – sarebbe ben oltre quello degli altri Comuni. Invito tutti a leggere i dati OpenPolis pubblicati ieri da Il Caffè, che meglio di me permettono di capire l’infondatezza di alcune tesi”.
I dati diffusi in queste settimane da OpenPolis, in merito ai bilanci 2019 dei diversi Comuni del nostro territorio, riportano infatti per Aprilia un incasso per abitante di € 401,64. Si tratta di una cifra nella media delle altre Città, ben al di sotto degli 834,54 euro di Roma, ma anche inferiore ai 468,12 euro di Latina.
“Le modifiche alle aliquote IMU apportate ieri intervengono esclusivamente su terreni edificabili, allineando le aliquote a tutte le altre unità immobiliari (seconde case, negozi, attività artigianali) – aggiunge il primo cittadino – e sui terreni agricoli non condotti da coltivatori diretti. Tali modifiche comporteranno un aumento del gettito di circa 300mila euro. È veramente difficile, per cifre come queste, parlare di “stangata”. Inoltre, tale aumento riguarderà tanto la periferia quanto i terreni presenti nel centro urbano. Faccio difficoltà a capire – perciò – come questa misura possa danneggiare le periferie, così come letto nei commenti allarmati questi giorni sui quotidiani. Nelle borgate, ricordo peraltro che, in attesa dei piani attuativi, i proprietari hanno avuto in questi anni ed hanno diritto tuttora al 60% di abbattimento dell’IMU”.
Il Sindaco Terra si è soffermato poi sulle critiche pervenute da parte di MovAp, FuturAprilia e Europa Verde, che citando il trasferimento di risorse pari a 17milioni di euro dallo Stato al Comune, hanno accusato l’Amministrazione comunale di lamentare ingiustificatamente poche risorse destinate alla Città da parte del Governo centrale.
“Non avendo argomenti, come sempre si cerca di creare finti problemi e finte polemiche – continua Terra – partiamo dal presupposto che si polemizza sul bilancio preventivo 2021 con i dati del 2020, un anno particolare, peraltro già concluso. I dati del 2020 riportati, poi, vanno letti nel dettaglio: dei 17milioni di fondi arrivati lo scorso anno, 5milioni sono “contributi agli investimenti”, cioè i bandi vinti dal Comune per opere pubbliche (in particolare i fondi ottenuti per mitigare il rischio idrogeologico). Non si tratta dunque di trasferimenti ordinari, anzi. Ulteriori 3,5mln sono fondi “una tantum” per il Covid19: sono soldi utilizzati per erogare buoni spesa, per sanificazioni o altre spese già sostenute per far fronte alla pandemia e per attutire i mancati incassi dello scorso anno, che solo per la TARI ammontano a 7mln e per l’IMU a 1mln. Quindi, in sintesi, dei 17mln di euro sbandierati nelle critiche, gli effettivi trasferimenti di natura ordinaria ammontano a circa 8milioni, che a mala pena compensano il Comune delle mancate entrate ordinarie dello scorso anno”.
“Ecco, più che usare (erroneamente) i dati dello scorso anno per criticare – conclude il Sindaco – sarebbe opportuno magari puntare l’attenzione sul 2021: al momento attuale i trasferimenti previsti per l’anno in corso ammontano a 11,5milioni di euro circa. Una cifra esigua, che di certo non fa dormire sonni tranquilli ai Sindaci. Del resto, le parole del presidente ANCI Decaro, che nelle scorse settimane ha più volte sottolineato le criticità che rimangono sul tavolo delle amministrazioni locali, in attesa che l’ennesimo Governo intervenga in aiuto dei Comuni, sono abbastanza chiare e indicative. Basta leggerle, ovviamente”.