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Ubriaco, si barrica in casa ad Ardea e minaccia di uccidere i due figli piccoli. L’Anfi: “Istituire un osservatorio per contrastare le violenze sui minori”.

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Ubriaco, si barrica in casa ad Ardea con due figli piccoli e minaccia la compagna di ucciderli con un coltello. E’ accaduto la scorsa domenica sera, attrorno alle 22: la centrale operativa dei carabinieri di Anzio aveva ricevuto una telefonata da parte di una donna disperata che riferiva che il compagno, un 43enne detenuto domiciliare ad Ardea, in via Monti di Santa Lucia, dopo averla buttata fuori di casa, si era barricato all’interno minacciando di morte i due figlioletti, una bambina di appena due mesi ed un bimbo di due anni, impugnando un coltello da macellaio. Una storia che poteva diventare una tragedia, sventata grazie al sangue freddo di due Carabinieri.

Sul posto sono intervenuti i militari della Compagnia di Anzio e della stazione di Tor San Lorenzo. Solo dopo una trattativa di un’ora e mezza, gli uomini dell’Arma hanno convinto il 43enne a desistere. Per lui è scattata l’arresto per sequestro di persona, minacce aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. I due bambini, fortunatamente, sono rimasti illesi.

Nel corso del dialogo l’uomo aveva lanciato dalla finestra diversi coltelli verso i militari. Al termine delle trattative ha aperto la porta e si è consegnato ai carabinieri.

Sulla vicenda accaduta ad Ardea due sere fa, è intervenuto l’avvocato Carlo Ioppoli, presidente dell’ANFI, l’Associazione Nazionale Familiaristi Italiani: “L’episodio deve fare riflettere tutti noi professionisti del settore che abbiamo l’obbligo di tutelare i minori, che continuano troppo spesso a subire gravissime forme di violenze. Per questa ragione, – ha detto – con urgenza chiediamo agli organi preposti, che venga istituito un osservatorio per contrastare le violenze sui minori e monitorare la situazione socio-ambientale dei bambini, soprattutto i figli delle persone con precedenti penali”.

Nell’appartamento, domenica sera, sono intervenuti il Capitano Giulio Pisani e il Luogotenente Massimo Porrino, rispettivamente comandanti della Compagnia di Anzio e della Stazione di Marina Tor San Lorenzo, che, attraverso una lunga e snervante trattativa con l’uomo, hanno evitato il peggio, salvando la vita a due bebè.

“Le violenze psicologiche di ogni tipo incidono su questi bambini allo stesso modo di quelle fisiche – conclude  Ioppoli – Cerchiamo di tutelare i più piccoli dal cosiddetto ‘Emotional Abuse’, prestando maggiore attenzione alla violenza a cui sono sottoposti i minori sin dalla tenera età. Vedere un padre che si barrica in casa minacciando i propri figli, determina nel bimbo uno shock inimmaginabile. E’ ora di intervenire tutti!”.

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