Non è una novità i l fatto che l ’Italia sta diventando un paese sempre più “vecchio”. Il nuovo minimo storico di nascite, secondo i l Bilancio demografico nazionale dell’Istat pubblicato nel 2020, è stato raggiunto nel 2019. La diminuzione delle nascite (-4.5%) è di oltre 19 mila unità rispetto al 2018: nel 2019 sono stati i scritti i n anagrafe per l a nascita 420.170 bambini. Il calo si registra i n tutte l e regioni, ma è più accentuato nel Centro Italia (-6,5%). Tra i fattori strutturali che contribuiscono al calo delle nascite, e quindi alla progressiva riduzione della popolazione italiana i n età feconda, troviamo l e ragioni di natura economica; avere un figlio costa e non sempre l e famiglie riescono a sostenere tali spese. Un dato confermato anche dall’indagine realizzata da mUp Research e Norstat secondo la quale, nel corso degli ultimi 3 anni, circa 210.000 famiglie, ovvero i l 13,3% del campione analizzato dalla società che si occupa di indagini di mercato, hanno chiesto un prestito per sostenere i costi legati alla gravidanza o al primo anno di vita del figlio. Passato questo periodo il quadro non cambia e, anzi, con l ’arrivo delle spese legate al nido privato o alla babysitter, sono ancora più numerosi i genitori costretti a fare affidamento a terzi per far quadrare il bilancio familiare. Ne parliamo il 16 Aprile alle 18.00 con Emma Ciccarelli, vicepresidente Forum delle Associazioni Familiari Nazionale e la psicoterapeuta Perla M. Amodio de Le Metamorfosi. L’evento sarà visibile sulle pagine Facebook di Assoconfam e A.E.C.I. oltre che sul canale Youtube di Assoconfam.