Rilasciava false prescrizioni di farmaci ad azione stupefacente a favore di oltre 200 braccianti indiani, che li assumevano non per curare patologie, ma per riuscire a sostenere i gravosi turni di lavoro nei campi. Questa mattina all’alba è scattata l’operazione “No Pain” dei Carabinieri del Nas di Latina, che arrestano un medico. A conclusione di una complessa indagine – coordinata dalla Procura di Latina – i militari del Nucleo Antisofisticazione hanno dato esecuzione nel capoluogo pontino e a Sabaudia ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un medico di medicina generale del posto. Emesse anche 3 misure cautelari interdittive della sospensione dai rispettivi pubblici servizi – per la durata di 1 anno – all’indirizzo del medico e di un farmacista e un avvocato del foro di Latina, anche loro del posto. Una misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Latina è scattata, invece, a carico di una cittadina marocchina.
I 4 soggetti sono indagati, a vario titolo, per illecita prescrizione di farmaci ad azione stupefacente, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, frode processuale, falso e truffa ai danni dello Stato. Il danno al Sistema Sanitario Nazionale è stato quantificato in 24.128 euro. Migliaia le ricette mediche prescritte indebitamente.
“Le misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Latina, Giuseppe Molfese, – si legge nella nota stampa – sono state eseguite con il supporto di militari del Comando Provinciale Carabinieri di Latina.
Le indagini – condotte dal Nucleo Antisofisticazioni e Sanità pontino e avviate, d’iniziativa, dal mese di aprile 2020 a seguito di un approfondito monitoraggio svolto sulla dispensazione dei farmaci ad uso stupefacente – hanno permesso di accertare che il predetto medico di medicina generale in convenzione con l’AUSL di Latina:
– illecitamente rilasciava – per finalità non terapeutiche – in favore di 222 propri assistiti di nazionalità indiana (per lo più impiegati nel settore agricolo), circa 1.000 prescrizioni mediche (per la gran parte a carico del S.S.N.) per la dispensazione di oltre 1.500 confezioni di un farmaco stupefacente (ricompreso tra quelli di cui alla sezione “D” della tabella I del DPR 309/90 con principio attivo ossicodone), accertando che l’assunzione del medicinale avveniva non per curare patologie degli assistiti ma per poter loro consentire di effettuare dei gravosi turni di lavoro, che la maggior parte svolgeva nel settore agricolo attestando falsamente esenzioni di ticket sanitario causando cosi un danno al S.S.N. quantificato in € 24.128,10;
– prescriveva indebitamente 3.727 ricette del S.S.N. indicando falsamente il codice di esenzione ticket a favore di 891 pazienti provocando un danno al Sistema Sanitario Nazionale per complessivi € 146.052,89;
– prescriveva farmaci, a carico del SSN, mai consegnati ai pazienti intestatari delle ricette, il cui costo veniva rimborsato alla farmacista indagata e destinataria di misura interdittiva;
– in concorso con gli altri indagati di nazionalità extracomunitaria, formava falsi certificati medici finalizzati all’illecita regolarizzazione di cittadini extracomunitari, attestando falsamente la loro presenza sul territorio nazionale in epoca antecedente all’8.3.20201;
– redigeva, in concorso con un avvocato del foro di Latina – anch’egli indagato e destinatario di misura interdittiva – un certificato medico in favore di un 51enne del luogo già colpito da “ordine di esecuzione per la carcerazione e decreto di sospensione del medesimo”, attestante false patologie psichiatriche da utilizzare per ottenere una misura alternativa alla detenzione”.