Il Parco Nazionale del Circeo da oltre 6 mesi senza i due massimi organi direttivi, Presidente e Direttore. L’onorevole Mauro Rotelli di Fratelli d’Italia, nei giorni scorsi, ha presentato un’interrogazione parlamentare in Commissione Ambiente della Camera. “Una vacanza degli incarichi apicali per un così lungo tempo, – sostiene – rappresenta una penalizzazione inconcepibile per una delle aree protette più antiche d’Italia. Nelle scorse ore è arrivata la risposta del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che “non sa dare ancora i tempi reali della soluzione del problema. – ha spiegato Rotelli – Non è più tollerabile il protrarsi di questa incertezza amministrativa che penalizza l’area protetta, la tutela dell’ecosistema ed un territorio così ampio sotto tutti i punti di vista”.
“A nome di Fratelli d’Italia, – spiega Rotelli nel dettaglio – ho presentato in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati un’interrogazione al ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, relativa all’assenza dei due massimi organi direttivi, Presidente e Direttore, del Parco Nazionale del Circeo da oltre 6 mesi. Una vacanza degli incarichi apicali per un così lungo tempo, rappresenta una penalizzazione inoncepibile per una delle aree protette più antiche d’Italia, preziosa per il territorio in cui insiste e per tutta la Nazione.
E’ arrivata la risposta del ministro che non sa dare ancora i tempi reali della soluzione del problema. Nei mesi scorsi venne indetto un Avviso Pubblico dal Consiglio Direttivo dell’Ente Parco. La Delibera che seguì con i nomi dei candidati, venne annullata dal ministero in quanto alcuni i criteri fissati dall’avviso non erano chiari e il “peso di ciascuno di essi non erano equilibrato nel complesso”. Ora è in corso un nuovo avviso dal quale dovrà uscire una terna di nomi che verrà sottoposta al ministro. Per quanto riguarda il Presidente, invece, il nome dovrà essere indicato dal ministro e concordato, entro trenta giorni, con il Presidente della Regione. Di questo nome, peraltro, ancora non vi è traccia e i tempi appaiono molto lunghi, peraltro con l’approssimarsi della stagione estiva, cioè il momento dell’anno in cui il Parco è meta del maggior numero di visitatori.
L’assenza della governance del Parco sta provocando la paralisi delle attività e della programmazione di un patrimonio nazionale riconosciuto, sin dal lontano 1977, Riserva della Biosfera Unesco. Questa situazione rappresenta un danno gravissimo per un Parco che ha un impatto ambientale, culturale ed economico enorme sul territorio circostante e sull’intera Regione Lazio.
Sono ben 5 i comuni compresi entro i suoi confini: San Felice Circeo, Sabaudia, Latina, Terracina e Ponza (con l’Isola di Zannone). Il Parco fa parte della storia di questo territorio a forte vocazione turistico-culturale e rappresenta un elemento centrale rispetto all’affermazione di quella Green Economy oggi parte essenziale di tutti i programmi di sviluppo dei nostri territori.
Oltre all’habitat per una grande varietà di specie animali e vegetali, il Parco infatti ospita ben 14 siti archeo-storici. È proprio di questi giorni la straordinaria notizia del ritrovamento nella Grotta Guattari, sita nel territorio del Parco nel Comune di San Felice Circeo, di reperti fossili attribuibili a 9 individui di uomo di Neanderthal, dopo il primo ritrovamento di 80 anni fa.
Come esposto nell’interrogazione presentata, ribadiamo la necessità di approvazione del Piano Parco, strumento con il quale compiere quelle scelte di fondo che l’Ente dovrà fare con il territorio circostante, con gli enti locali e con i privati. Senza una guida, questo sarà impossibile e si rischia anche di non sfruttare gli investimenti europei in tema di Ambiente.
Giudichiamo non più tollerabile il protrarsi di questa incertezza amministrativa che penalizza l’area protetta, la tutela dell’ecosistema e un territorio così ampio sotto tutti i punti di vista”.