Sono rimasti in silenzio davanti al gip – ieri mattina in Tribunale a Latina – Claudio Rainone e Mario Graziano Esposito, i due dipendenti della Asl finiti agli arresti domiciliari perché nelle rispettive vesti di Presidente e Segretario della Commissione d’esame di due concorsi pubblici avrebbero divulgato segreti d’ufficio, anticipando ad alcuni candidati il contenuto delle tracce d’esame alla vigilia delle prove. Convocati dal gip Giuseppe Cario per l’interrogatorio di garanzia, i due indagati non si sono resi disponibili al confronto e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Ora la scelta di rivolgersi al Tribunale del Riesame
A difendere Rainone gli avvocati Leone Zeppieri e Stefano Mancini, per Esposito c’è l’avvocato Renato Archidiacono.
E’ probabile che la linea difensiva, ad oggi, sia quella di evitare il dialogo perché probabilmente c’è la convinzione che gli elementi a disposizione dell’accusa non siano tanto forti da reggere in sede di Riesame.