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Scattano gli sgomberi nelle palazzine D ed E della zona di Le Salzare, ad Ardea. Nelle prossime ore al via le demolizioni.

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una foto di reperto dei Carabinieri a Le Salzare

Al via questa mattina alle operazione di sgombero delle palazzine D ed E nella zona di Le Salzare, ad Ardea, per procedere alla demolizione. Lo ho stabilito un’ordinanza firmata ieri dal Sindaco Mario Savarese. Sul posto questa mattina un grande spiegamento di forze dell’ordine. Si dovrà “interdire la presenza di persone nei 6 appartamenti ubicati nella palazzina E, adiacenti la palazzina D che verrà demolita, – si legge nell’ordinanza  – e di tutti gli occupanti abusivi della palazzina D”. Da molti anni, ormai, quel complesso immobiliare conosciuto come il “Serpentone”, è simbolo di degrado e di illegalità. Questa mattina a Le Salzare era presente anche il Sindaco Savarese.

Il testo dell’ ORDINANZA Numero 134 del 03-06-2021

OGGETTO: ORDINANZA DI SGOMBERO FABBRICATO DA DEMOLIRE

VISTA e RICHIAMATA l’ordinanza del Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale prot. 80/24702 del 1/8/1997 con la quale si annullava la concessione edilizia n. 382/92, rilasciata alla Lido delle Salzare srl in data 27.07.1990 in quanto le aree interessate alle costruzioni erano soggette a vincolo di cui agli art. 1, 3 e 21 della legge 01 giugno 1939, n. 1089, imposto con decreto ministeriale del 23.3.1980 regolarmente notificato ai proprietari e trascritto presso la conservatoria dei registri immobiliari;

VISTA e RICHIAMATA l’ordinanza del Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale n. 330 del 29/8/1997 con la quale si ingiungeva alla Lido delle Salzare srl di demolire a proprie cura e spese le opere realizzate in forza della suddetta concessione edilizia annullata, notificata alla Lido delle Salzare S.r.l. nelle mani dell’Amministratore Sig. Greco Giovanni in data 12.9.1997 con la comminatoria che in caso di inottemperanza si sarebbe proceduto all’acquisizione gratuita al patrimonio comunale delle opere abusivamente realizzate nonché dell’area di sedime e quella necessaria, secondo le vigenti prescrizioni urbanistiche, alla realizzazione di opere analoghe, fino ad un massimo dieci volte la complessiva superficie utile abusivamente costruita;

CONSIDERATO che l’annullamento della concessione è stata “conseguenza dell’erronea e falsa progettazione del concessionario che ha fornito dei dati di fatto non rispondenti a verità”;

CONSIDERATO, inoltre, che l’area di che trattasi, distinta in catasto al foglio 51 particella 1067, è anche gravata da vincolo di uso civico;

TENUTO, altresì, conto che a fondamento di tale annullamento è stata posta la violazione di vincoli ambientali e di uso civico che precludevano l’edificabilità del terreno;

PRESO ATTO della sentenza del T.A.R. Lazio n. 10236/2002 con la quale si conferma;

CONSIDERATO, quindi, che il Comune, atteso l’avvenuto annullamento della Concessione Edilizia n. 382/89 del 27.07.1990, ha avviato il procedimento di carattere sanzionatorio di cui all’art. 7 della legge 47/85, ora richiamato dagli artt. 27 e seguenti del D.P.R. 380/01 con la succitata ordinanza dirigenziale del 29.8.1997 proe. 1908;

Viste le demolizioni già eseguite per le palazzine A, B e C;

Vista la nota prot. 16003 del 16/04/2020 con cui si diffidava la soprintendenza archeologica alla demolizione dell’immobile abusivo realizzato sui beni di interesse archeologico – Palazzina D, foglio 51 ex mappale 31;

Verificato che agli atti d’ufficio non risulta pervenuta risposta da parte della soprintendenza;

Vista la nota prot. 30917 del 23/07/2020 inoltrata al curatore fallimentare Soc. Lido delle Salzare srl Dott. Luciano Mascena al quale si richiedeva la restituzione dell’importo esborsato dall’Ente per la demolizione delle palazzine A, B e C;

Accertata la necessità e l’urgenza di demolire la palazzina D per motivi di igiene e sicurezza pubblica; Accertata altresì la necessità di interdire la presenza di persone nei 6 appartamenti della palazzina E adiacenti la palazzina da demolire, durante le fasi lavorative;

Considerato che ai sensi dell’art 54 comma 4 del Dlgs 267/2000 il Sindaco, in veste di Ufficiale di Governo, può adottare con atto motivato e nei principi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti per prevenire ed eliminare gravi pericoli per l’incolumità dei cittadini

ORDINA

Per quanto sopra detto e qui si intende integralmente riportato: di interdire la presenza di persone nei 6 appartamenti ubicati nella palazzina E adiacenti la palazzina D da demolire, durante le fasi lavorative;

lo sgombero di tutti gli occupanti la palazzina D oggetto di demolizione

DICHIARA

la presente ordinanza immediatamente eseguibile. Trasmette la medesima al Sig. Prefetto presso la prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Roma al Dirigente del Commissariato di Polizia di Stato Anzio-Nettuno al Comandante del Comando Carabinieri Stazione Ardea al Comandante del Comando Carabinieri Stazione Marina Tor San Lorenzo al curatore fallimentare della soc. Lido delle Salzare srl – Dott. Luciano Mascena

Avverso la presente ordinanza può essere proposto ricorso al TAR del Lazio entro 60 gg dalla pubblicazione o, in alternativa, al Presidente della Repubblica entro 120 gg dalla pubblicazione.

Ardea, 03-06-2021

IL SINDACO SIG. MARIO SAVARESE

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