L’Anzio Calcio 1924 comunica la conferma di Mario Guida sulla panchina della prima squadra anche per la stagione 2021/22. Capitano storico della prima squadra, Guida ha lasciato il calcio giocato nel 2016, all’indomani della promozione in Serie D e si appresta ad iniziare la sua terza avventura al timone della prima squadra, dopo l’undicesimo posto ottenuto nella stagione 2019/20 interrotta a causa della pandemia e il terzo in quella appena conclusa: «Sono carico e non vedo l’ora di ricominciare. Ripartiamo dalle certezze che abbiamo costruito nell’ottimo minicampionato disputato. Sono orgoglioso di quanto abbiamo fatto ma anche consapevole che si è trattato di un punto di partenza e non di arrivo. Confermarsi è la cosa più difficile nel calcio, per questo lavoreremo con grande concentrazione fin dall’inizio, a fari spenti e senza troppi clamori ma con tanta voglia di ripetere quanto di buono abbiamo dimostrato di saper fare». Eppure la scorsa stagione era partita con qualche inciampo iniziale: «È vero, ma anche nella prima parte abbiamo giocato bene, soltanto che i risultati non ci hanno dato ragione. Poi, nella seconda parte, abbiamo raccolto quanto meritato. I fattori che hanno determinato questo cambio di passo sono tanti: penso al cambio di modulo, con l’avanzamento di D’Amato sulla linea degli attaccanti e la scelta di Giordani come falso nove, ma anche ai nuovi innesti di aprile che si sono calati immediatamente al meglio nel gruppo. In ogni caso il merito è di tutti, perché siamo riusciti a costruire una nostra identità di gioco e abbiamo sempre provato a costruire l’azione dal basso. Non a caso molti dei nostri gol sono frutto di azioni avviate dal portiere e che hanno coinvolto tutta la squadra». Nella prossima stagione verrà introdotto l’obbligo di schierare anche un 2003. Per l’Anzio un problema trascurabile: «Abbiamo sempre ritenuto di fondamentale importanza dare spazio ai giovani e quindi, paradossalmente, questa regola per noi rappresenta un vantaggio. Io penso che se un 2002 o un 2003 sia bravo, alla fine troverà spazio a prescindere dagli obblighi imposti dal Comitato. Basti pensare che altrove ci sono ragazzi di diciassette-diciotto anni che giocano stabilmente anche nelle competizioni europee». Guida conclude con un auspicio: «Spero di rivedere al più presto i nostri tifosi sugli spalti e che possano tornare ad essere il dodicesimo uomo in campo, come lo erano un tempo. A prescindere da chi c’è in campo e in panchina, l’Anzio Calcio rappresenta un’intera città: tutti siamo criticabili, ma la storia centenaria di questa società rimarrà per sempre».
foto di Matteo Ferri