Inchiesta sulla scambio elettorale politico mafioso a Latina: ieri pomeriggio i Carabinieri del reparto Territoriale di Aprilia, assieme agli agenti della Squadra Mobile di Latina, hanno notificato un avviso di garanzia per l’europarlamentare Matteo Adinolfi, già coordinatore provinciale per la Lega e consigliere comunale di Latina, dal 26 maggio 2019 eurodeputato per il gruppo “Identità e Democrazia” in quota lega.
L’operazione, ieri, ha portato all’arresto dell’imprenditore Raffaele Del Prete e di Emanuele Forzan, accusati di aver comprato per 45mila euro, dal clan Di Silvio, 200 voti proprio a favore di Adinolfi. L’europarlamentare sarà interrogato davanti ai Pubblici Ministeri della Procura Distrettuale Antimafia di Roma il prossimo 20 luglio.
“In particolare – spiegano in una nota gli inquirenti – è stato dimostrato che in occasione delle elezioni del 5 giugno 2016, per il rinnovo del consiglio comunale di Latina, Matteo Adinolfi, con la mediazione di Raffaele Del Prete ed Emanuale Forzan, stretto collaboratore di Del Prete, avrebbe accettato la promessa di Riccardo Agostino, soggetto appartenente all’organizzazione mafiosa dei “Di Silvio”, di procurare alla lista “Noi con Salvini” e al medesimo politico, almeno 200 voti tra gli elettori residenti nei quartieri controllati dal clan; lo scambio elettorale” politico- mafioso” era funzionale alle strategie economiche di Del Prete, imprenditore del settore dei rifiuti, interessato ad ottenere il monopolio degli appalti nel territorio pontino, superando la concorrenza di Latina Ambiente, all’epoca affidataria del servizio dei rifiuti della città di Latina”.