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Voto di scambio a Latina, Adinolfi si difende: “Sono estraneo ai fatti”

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Interrogatorio presso il Tribunale di Roma per l’europarlamentare della Lega Matteo Adinolfi, indagato per scambio elettorale politico mafioso per le amministrative del 2016 a Latina nelle quali era candidato capolista in “Noi con Salvini”. Ad ascoltarlo il sostituto procuratore antimafia Corrado Fasanelli e il sostituto procuratore Claudio de Lazzaro. “Sono estraneo ai fatti – ha spiegato Adinolfi – c’era una netta distinzione tra chi si occupava dell’organizzazione e di chi come me è stato chiamato invece a dare un contributo nella formazione delle liste, se c’è stato voto di scambio io non ne sapevo nulla”.

Sui rapporti con Agostino Riccardo e Renato Pugliese, ex Di Silvio ora collaboratori di giustizia, l’europarlamentare ha detto di averli conosciuti non sapendo però chi fossero: “Li ho poi riconosciuti in foto – dicono i suoi legali, gli avvocati Luca Giudetti e Guerrino Maestri – quando sono state pubblicate sui giornali dopo i loro arresti”.

 

 

 

 

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