Il Comune di Latina ha fatto un grande passo nel decidere di acquistare l’immobile della ex Banca d’Italia in Piazza della Libertà. Si tratta infatti di una operazione per acquisire un palazzo storico del centro ed allo stesso tempo sarebbe una notevole possibilità di risparmio per le casse dell’ente in caso di trasferimento degli uffici di Palazzo Pegasol in quella sede.
Dal 2006 infatti, Latina spende per quegli uffici circa 180mila euro all’anno tra affitto e condominio, mentre con il mutuo per l’acquisto della ex Banca d’Italia non solo ne spenderebbe 140mila, avrebbe anche una metratura di gran lunga superiore da destinare ad altri utilizzi e servizi, dotando la città di nuovi attrattori culturali. L’edificio storico dispone infatti di 3800 metri quadrati totali e per gli uffici ne sarebbero utilizzati solo 1200, se non anche meno procedendo ad una razionalizzazione degli spazi.
Riguardo all’utilizzo dei restanti spazi – 2600 metri quadrati e forse più se gli uffici venissero trasferiti – non si è ancora deciso nulla; l’idea è che possano diventare un luogo a disposizione della cultura, per far vivere il palazzo e ravvivare anche la piazza.
Non comprendo infatti come il senatore Nicola Calandrini, per il quale nutro grande stima, non si sia interessato alla questione della ex Banca d’Italia: in commissione il tema è stato ampiamente trattato, eppure il suo partito era assente al voto e continua a diffondere inesattezze.
Auspico infine che in consiglio comunale sia presente tutta l’opposizione affinché questa importante operazione su cui l’amministrazione sta lavorando da anni, sia suggellata da un voto favorevole all’unanimità che abbia come unico scopo la crescita e l’incremento del benessere della nostra città.