Dopo le dimissioni del sottosegretario della Lega, Claudio Durigon, interviene il sindaco di Latina Damiano Coletta.
“La vicenda del parco è chiusa. – Dice chiaramente Coletta – Nessuno toccherà il nome di Falcone e Borsellino. Qualcuno voleva creare una contrapposizione ideologica per raccattare quattro voti. Ma quel tentativo si è rivelato un flop.
Questa storia ci dice di più. I Latinensi, tutti i Latinensi, sono stanchi di questa narrazione posticcia e stantia di Latina. La comunità latinense ha preso le distanze dalle affermazioni di Durigon e da un modo di fare politica, di amministrare, attraverso le clientele e i comitati impresentabili. Durigon è stato lo sponsor della candidatura di Zaccheo, una scelta che (dobbiamo dirlo) è stata ostaggio dei partiti che l’hanno imposta.
Ci sono però un centrodestra e un’area moderata in città che sono lontani da questo modus operandi. C’è un altro centrodestra che si esprime con i valori di solidarietà e legalità che la città reclama. Anche con loro voglio progettare la Latina 2032.
In occasione dei 100 anni dalla sua fondazione, vorrei che Latina diventasse la Capitale Europea della Cultura, progetto a cui sto lavorando già da un po’. Latina ha la sua storia ed è la storia di tutti noi. Riguarda ciascuno di noi.
Per questo sto dialogando con il mondo liberale e moderato latinense, perché la storia di Latina non è storia di parte. E non permetterò a nessuno di continuare a voler dividere i latinensi in vecchi schemi invece di unirli in un progetto comune. Inizia il nostro secondo tempo”.