Il 27 ottobre scorso presso il Magazzino del Banco Alimentare del Lazio ODV ad Aprilia si è svolto l’evento conclusivo del progetto “Food Raising Latina”, iniziato il 7 gennaio 2021, con il finanziamento concesso dalla Regione Lazio con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – “Comunità Solidali 2019 DE G14771 del 07/12/2020”.
All’evento hanno partecipato il Sindaco di Aprilia, Antonio Terra, l’Assessore alle Politiche Sociali, Francesca Barbaliscia e il Presidente del Banco Alimentare del Lazio ODV, Giuliano Visconti. Erano presenti alcune strutture caritative che operano sul territorio dell’ASL Latina, convenzionate gratuitamente con il Banco Alimentare.
Il progetto è stato realizzato con l’obiettivo di promuovere il recupero delle eccedenze alimentari. Il Comune di Aprilia e il Distretto1 della ASL LATINA, hanno partecipano gratuitamente al progetto Food Raising Latina, creato e portato avanti dal Banco Alimentare del Lazio ODV.
Il Presidente del Banco Alimentare del Lazio ha illustrato i risultati raggiunti in questi 10 mesi: sono state stipulate 5 nuove convenzioni con strutture caritative della provincia di Latina. Parallelamente, si sta procedendo ad effettuare le dovute verifiche (sul luogo e da remoto) al fine di stipulare accordi con altre 5 strutture caritative che hanno fatto richiesta di affiliazione. Dal 7 gennaio al 30 settembre, nella provincia di Latina, sono state donate in totale oltre 365 tonnellate di cibo a 31 strutture caritative, che danno aiuto a più di 6mila persone in difficoltà. Inoltre, nello stesso periodo, 10 organizzazioni che forniscono aiuto alimentare alle persone in difficoltà, nel territorio di riferimento del progetto, sono state coinvolte nel recupero di prodotti freschi da 8 punti vendita della GDO. Questa attività ha permesso di recuperare e ridistribuire 21.206 kg di cibo a 2.090 persone.
Il Presidente, inoltre, ha ricordato come i prodotti alimentari, agricoli e agro-alimentari che, fermo restando il mantenimento dei requisiti di igiene e sicurezza del prodotto, sono a titolo esemplificativo e non esaustivo: invenduti o non somministrati per carenza di domanda, ritirati dalla vendita in quanto non conformi ai requisiti aziendali di vendita, rimanenze di attività promozionali, prossimi al raggiungimento della data di scadenza, rimanenze di prove di immissione in commercio di nuovi prodotti, invenduti a causa di danni provocati da eventi meteorologici, invenduti a causa di errori nella programmazione della produzione, non idonei alla commercializzazione per alterazioni dell’imballaggio secondario che non inficiano le idonee condizioni di conservazione, possono essere donati al Banco Alimentare. Tale azione, inoltre, con certi adempimenti, permette al donatore di beneficiare di agevolazioni fiscali come l’esclusione ai fini IVA (Iva sugli acquisti detraibile) e agevolazioni fiscali sull’IRES dove il costo di acquisto è interamente deducibile.
A tal proposito, Giuliano Visconti, ha ricordato che oltre alle agevolazioni fiscali all’azienda conviene donare le eccedenze alimentari, per differenti motivi: abbattimento degli eventuali costi di smaltimento; garanzia di collaborare con un partner affidabile come Banco Alimentare; certezza che il prodotto non rientri sul mercato grazie ad un sistema di tracciabilità; certezza della conservazione e del rispetto delle norme igienico-sanitarie sui prodotti ritirati secondo il Manuale per Corrette Prassi Operative fino alla consegna alle strutture caritative convenzionate; partecipazione attiva ad una cultura del “non spreco”; sostegno alimentare a persone bisognose; diminuzione dell’inquinamento ambientale evitando la destinazione in discarica degli alimenti.
L’evento si è concluso con il Sindaco che ha espresso il desiderio di organizzare, nei prossimi mesi, nonostante il progetto “Food Raising Latina” termina in questi giorni, un incontro dedicato esclusivamente alle aziende del territorio per sostenere il recupero delle eccedenze alimentari e illustrare le agevolazioni fiscali che ne scaturiscono.
Una ulteriore prospettiva futura del progetto viene evidenziata dall’Assessore Barbaliscia, che auspica per le strutture caritative l’effettuazione di un incontro informativo perché venga loro illustrato in modo chiaro il significato di eccedenza alimentare e vengano chiarite le indicazioni di consumo e utilizzo consigliate dopo il superamento del termine minimo di conservazione (“da consumarsi preferibilmente entro”).