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Dopo l’estate Antonio De Nardis è tornato ad esporre a Priverno

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Presso le accoglienti sale dell’ultracentenaria Pasticceria Pongelli, in Via Consolare a Priverno, torna ad esporre, dopo la mostra di maggio, il pittore Antonio De Nardis. . Sono passati già cinque mesi e per l’artista lepino è ora di far conoscere le sue altre opere che ha dipinto in questo lasso di tempo. Molto prolifico, dunque, il nostro,  non smette mai di sorprenderci, non solo per la sua attività, ma soprattutto per la sua creatività, sempre foriera di nuove dimensioni artistiche. Lo stile è sempre quello, ma i soggetti variano in continuazione, segno della bontà e validità delle sue tele.

Nato a Latina nel 1968, ha cominciato a dipingere fin da ragazzo ed ha esposto la sua prima mostra a vent’anni presso i Portici Comunali di Priverno espresso il locale winebar  “ Tacconibus”. Riprenderà successivamente, ma solo nel 2012, ad esporre e da quel momento è un continuum di mostre a Priverno, nei paesi lepini ,nel resto della provincia, in diverse città italiane comprese naturalmente Latina e Roma. Ha esposto ufficialmente anche in alcune città straniere. La vivacità con cui affronta le sue esperienze artistiche è proverbiale. Sempre fisicamente ed apparentemente pacato Antonio è un tourbillon di pensieri, di fantasia e di attivismo. Non smette mai di creare e dipingere soprattutto dopo che ha trovato un suo stile personale vicino al neocubismo e, come si è detto già in altra importante occasione, al neofuturismo e al neodinamismo. Numerose anche le sue collaborazioni con associazioni culturali e di arti visive di varia estrazione. Da segnalare una sua intervista con la testata on line “2duerighe,com”, nel febbraio 2018, la recensione sull’Ebook vol. I e vol. II, “Degeometrizzando eternamente” ed ancora la pubblicazione della copertina dell’album dei Viridanse “Hansel, Gretel & la strega cannibale”.

Le figure che appaiono nelle sue nuove tele sono appartenute ai diversi mondi delle fiabe, della metafora e non solo. Esse sono riconsiderate secondo gli stilemi della scomposizione e ristrutturazione con l’aggiunta di nuovi elementi appositamente ideati da Antonio che forgia un complesso di cromatismi vivaci,  pieni, insieme a numerosi occhietti furbetti  che escono fuori da ogni angolo della tela. C’è nell’ambito delle sue composizioni un movimento circolare interno nonché, in altri pezzi, delle  disposizioni a raggiera. Gli elementi nelle tele sono numerosi, e diversi e soprattutto l’occhio  e gli occhi intervengono a vivacizzare l’ambito dell’opera. Intervistato da noi amici Antonio ci riferisce che questi occhi appartengono metaforicamente al Grande Fratello che ci sorveglia in ogni occasione per controllare le nostre mosse. Naturalmente accanto ai già citati movimenti artistici a cui si riferisce il nostro ci è sembrato di scorgere anche un po di simbolismo. Un artista a tutto tondo, Antonio, che, in ogni occasione ci stupisce con la sua pittura.

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