Perquisizioni a Foggia dopo l’agguato avvenuto a Nettuno il 2 marzo scorso ai danni di Antonello Francavilla, nome di spicco della batteria Sinesi-Francavilla del gruppo criminale Società Foggiana, rimasto gravemente ferito insieme al figlio 15enne. In campo gli agenti della Squadra Mobile foggiana che hanno ispezionato personaggi già noti e legati alla Società Foggiana. L’agguato è avvenuto nell’abitazione della vittima in via Greccio, a Nettuno, dove l’uomo stava scontando una pena ai domiciliari. Alla porta hanno bussato due falsi poliziotti che hanno finto una perquisizione. Poi hanno sparato prima contro il 44enne e poi contro il figlio che era in bagno. 10 i colpi esplosi, 3 hanno centrato il boss, gli altri due hanno colpito il 15enne. Gli altri cinque non sarebbero andati a segno. I due malviventi sono poi fuggiti a bordo di un’auto.
“Nei giorni scorsi – scrive la testata online Foggia Today – sul caso del tentato omicidio avvenuto sul litorale romano, il tenente colonnello Paolo Iannucci, capo della sezione della Dia di Foggia, non si è sbilanciato: “Certamente l’indicatore è preoccupante ma non è detto che sia maturato in queste circostanze”, non escludendo che l’attentato possa essere nato in ambiti al di fuori della guerra di mafia foggiana”.
Ma, ricorda Foggia Today, il padre del 44enne – Mario “il nero” – venne assassinato il 22 gennaio del 1998 mentre rientrava a casa. Francavilla è sposato con la figlia di Roberto Sinesi, boss anch’egli dell’omonima batteria, condannato a 12 anni di reclusione nell’ambito del racket del pomodoro e vittima di un tentato omicidio avvenuto in via San Giovanni Bosco, nel quartiere Candelaro di Foggia.