Si è concluso poco dopo le 13 di oggi l’incontro tra il sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà, la vice sindaco Simona Morcellini e le rappresentanze sindacali dei lavoratori di Leonardo. Il rischio, lo ricordiamo, è che lo storico stabilimento di Via dell’Industria possa chiudere i battenti, perché i vertici dell’azienda sarebbero intenzionati a spostare la produzione a Cisterna di Latina e Roma Tiburtina. “Siamo dalla parte dei lavoratori senza se e senza ma – ha detto il primo cittadino – Come ho già avuto modo di comunicare ai vertici di Leonardo, il sito pometino non può e non deve chiudere, va bensì valorizzato in quanto insiste su un territorio che presenta caratteristiche uniche: la vicinanza alla Capitale e all’aeroporto di Pratica di Mare; l’hub logistico di Santa Palomba; la riqualificazione della Città già in corso, che vedrà un’accelerazione importante nei prossimi anni grazie ai fondi PNRR; opere e servizi alla persona che equivalgono a qualità della vita per dipendenti e indotto. Siederò a tutti i tavoli istituzionali accanto ai lavoratori, non soltanto per loro e per le loro famiglie, ma per sostenere il valore aggiunto della nostra città”.
“Anche se nessun licenziamento ad oggi è previsto in Leonardo – spiega Fabrizio Fiorito della UILM – non possiamo nasconderci che le ricadute di questa eventuale riorganizzazione si abbatteranno sull’indotto e che cento tra lavoratrici e lavoratori, con le rispettive famiglie, rischiano seriamente di perdere il lavoro da un giorno all’alto. Tutte le aziende hanno una responsabilità sociale – conclude Fiorito – Leonardo ancor di più, visto che è a partecipazione statale. Avvieremo tavoli di confronto per monitorare costantemente questa vertenza”.